Rapporti di lavoro

Professioni, dall’asilo al master: tutti gli aiuti delle Casse per le scuole dei figli

Dal monitoraggio dei bandi già aperti o prossimi al lancio per le professioni ordinistiche un menù ricco: Cassa forense stanzia oltre un milione di euro, l’ente dei commercialisti due milioni

di Francesco Nariello

Borse di studio per università, bonus asili nido e scuole d’infanzia, rimborsi per libri di testo o centri estivi, premi a lauree e diplomi. Sono alcune delle prestazioni che le Casse professionali offrono agli iscritti a sostegno della formazione dei loro figli: un ventaglio di opportunità per alleggerire il peso delle spese per l’istruzione sulle famiglie dei professionisti. Ecco un monitoraggio completo delle proposte attivate per le professioni ordinistiche: bandi aperti e di prossima apertura per l’anno in corso, reperibili sui siti web dei vari enti, e misure strutturali previste dai regolamenti assistenziali.

Cassa forense dedica alla formazione dei figli degli iscritti tre bandi (di cui uno in fase di apertura), con uno stanziamento totale di oltre un milione di euro. Domande entro il 30 novembre per le borse di studio in favore di studenti universitari, figli di iscritti (Isee fino a 30mila euro) under 26, non oltre il primo anno fuori corso e che abbiano superato (con media non inferiore a 27/30) almeno i 4/5 degli esami del piano studi. Il contributo è di 2.000 euro, ridotto del 50% per chi ne ha beneficiato nel 2021. Sarà invece aperto online dal 1° al 31 ottobre il nuovo bando per centri estivi diurni frequentati dai figli minori degli iscritti (reddito professionale entro 65mila euro): tra 150 e 1.000 euro per figlio (50% spesa). A disposizione, infine, borse di studio per orfani (entro i 26 anni), titolari di pensione di reversibilità o indiretta.

I commercialisti – fino a 40 anni e con reddito professionale fino a 30mila euro – hanno tempo fino al 31 ottobre per accedere al bando a supporto della genitorialità che Cnpadc ha attivato per la prima volta quest’anno, con contributi fino a mille euro per figlio, per la frequenza di asili nido e scuole d’infanzia (scorso anno scolastico), con fondi per 2 milioni di euro. Confermate per il 2022 le borse di studio per scuole e università: all’iniziativa hanno accesso i figli di iscritti e pensionati per la frequenza di scuole medie, superiori e istituti universitari: importi tra 1.500 euro (licenza media) e 3.500 euro (università) e si arriva a 6mila euro per studi all’estero. Bando ad hoc per gli orfani.

Corposo il pacchetto di misure varate da Enpam a sostegno delle spese formative: sussidi per i figli dei liberi professionisti e gli orfani, anche per coprire le rette dei collegi di merito. Gli aiuti arrivano, per i più meritevoli, a 4.650 euro (5mila i collegi) e per accedervi c’è tempo fino ai primi di ottobre (4 e 10). Attivo anche il «bonus bebè», per le spese nei primi 12 mesi di vita del figlio, utilizzabile anche per asili nido: 2.000 euro lordi, che raddoppiano per le libere professioniste.

Per i farmacisti, entro fine anno – fa sapere Enpaf – sarà lanciato il nuovo bando per borse di studio (con criteri di merito, dalle superiori all’università) per figli e orfani di iscritti, che riguarderà l’annualità 2020/2021 (ritardo causa Covid); mentre è possibile chiedere i rimborsi per asili nido e scuola dell’infanzia (articolo 16 regolamento di assistenza) in base a specifici requisiti economici (Isee e patrimonio mobiliare). Tra le prestazioni di assistenza straordinaria per figli disabili fino a 21 anni, infine, rientrano anche spese educative.

Anche Enpab (biologi) offre agli iscritti misure che spaziano da borse per scuola secondaria, università e post-laurea (finestra entro 30 settembre) agli assegni studio per figli di deceduti o inabili, fino ai sussidi per asili nido e per acquisto libri (quest’ultimo bando, scaduto prima dell’estate, sarà rinnovato). Le gestioni separate di Enpaia per periti agrari e agrotecnici prevedono una provvidenza straordinaria – introdotta dal 2021 – per i figli di iscritti che conseguono diploma o laurea (massimo 1.000 euro per evento): richieste entro il 31 dicembre.

I periti industriali di Eppi possono contare sul regolamento benefici assistenziali (parte VI) che si occupa di tutela della famiglia e che prevede, tra i sostegni, sussidi tra 900 e 1.500 euro per iscrizioni a primarie, medie e superiori, ma anche corsi di laurea (no fuori corso) e master, asili nido e scuole dell’infanzia (2.000 euro).

La Cassa pluricategoriale (Epap) eroga assegni in casi di disagio economico tale da pregiudicare il regolare proseguimento degli studi per i propri figli, per l’ultimo anno delle superiori e università (tra 1.250 e 5.000 euro; domande entro fine anno); aperto anche il bando «asilo nido» (limite massimo di 1.500 euro). Enpap (psicologi) ha all’attivo l’avviso per assegni di studio a figli under 25 di iscritti deceduti o inabili (2.500 euro per le superiori, 5.000 euro per università e post lauream); termine ultimo richieste: 31 ottobre. L’ente previdenziale dei ragionieri (Cnpr), invece, ha confermato per il 2022 il sostegno agli studi per orfani di iscritti (tra 500 e 2.500 euro) e ha dato via libera dal 2023 al bando per contributi (1.000 euro) per asili nido. Per Enpav (veterinari), infine, rientrano nel sussidio alla genitorialità i contributi economici per nidi (e scuole infanzia in caso di adozione ed entro i 6 anni del bambino): il 31 ottobre scade il secondo contingente.

Hanno optato per misure di welfare diverse – dal passaggio generazionale negli studi alla formazione professionale continua – altri enti previdenziali, come Cassa Notariato, Cassa geometri, Enpacl, Inpgi e Inarcassa.

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