Rapporti di lavoro

730 precompilato, definite le regole di accesso alla dichiarazione preparata dall'Agenzia

di Matteo Ferraris

Con il provvedimento 76047/2018, l'agenzia delle Entrate sintetizza le regole per l'accesso alla dichiarazione direttamente da parte del contribuente ovvero tramite Caf e intermediari abilitati.

Si tratta delle prime operazioni necessarie alla campagna “dichiarativi 730” con cui si consente di verificare la sintesi delle aggregazioni effettuate dall'agenzia delle Entrate sui dati trasferiti dalla Cu e dai grandi gestori di dati (banche, assicurazioni, sistema dell'istruzione, soggetti del sistema Sts).

Il contribuente, che accede direttamente, ha la possibilità di confermare, modificare e inviare direttamente dal portale web. Oltre alle funzioni dichiarative, nello spazio web è possibile reperire alcune utilità: versare le somme eventualmente dovute mediante modello F24 già compilato con i dati relativi al pagamento da eseguire, con possibilità di addebito sul proprio conto corrente bancario o postale. Sul portale web il contribuente può svolgere ulteriori attività come le consultazioni delle comunicazioni, delle ricevute e della dichiarazione presentata.

Chi usa gli intermediari ha una (autorevole) base informativa che permette di agevolare la compilazione della propria dichiarazione ma deve produrre una serie di dati unitamente alla delega all'accesso: si tratta del codice fiscale del contribuente; del reddito complessivo del contribuente risultante dal prospetto di liquidazione del modello 730 o dal quadro RN relativi al solo anno 2016 (è una semplificazione: in precedenza erano richiesti i dati di due anni); l'importo del rigo “differenza” risultante dal prospetto di liquidazione del modello 730 o dal quadro RN relativi all'anno 2016; tipologia e numero del documento di identità del contribuente delegante.

Al punto 4.2.4.2 del provvedimento è introdotta una formula sperimentale di accesso in cooperazione applicativa con cornice di sicurezza, attraverso cui i Caf possono accedere ai documenti del contribuente con modalità tecniche disciplinate da una convenzione tra l'agenzia delle Entrate e i Caf e caratterizzate da standard di sicurezza molto evoluti.
Dal 16 aprile è consentito l'accesso diretto alla dichiarazione per il contribuente che dovrà utilizzare specifici strumenti di autenticazione (credenziali Fisconline, Cns, Spid, credenziali dispositive rilasciate dall'Inps o dalla Guardia di finanza o dal sistema informativo di gestione e amministrazione del personale della pubblica amministrazione, NoiPa). A partire dal 2 maggio, la dichiarazione accettata, modificata o integrata, potrà essere inviata telematicamente all'Agenzia.

La precompilata si alimenta di sempre maggiori informazioni e da quest'anno i contribuenti troveranno anche i dati riassuntivi delle spese per la frequenza degli asili nido e delle erogazioni liberali destinate a Onlus, associazioni di promozione sociale, fondazioni e associazioni riconosciute aventi come scopo statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica.

Tali nuovi elementi si aggiungono ai “soliti” dati relativi alle quote di interessi passivi per mutui in corso, ai premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni, ai contributi previdenziali e assistenziali, ai contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all'assistenza personale o familiare, alle spese sanitarie, alle spese veterinarie, universitarie, funebri e relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico. Sono riassunti altresì i contributi versati alle forme di previdenza complementare.

Si segnala, infine, che è stato rilasciato un ulteriore provvedimento (76408/2018) che si occupa nello specifico delle modalità tecniche di utilizzo dei dati delle spese sanitarie e delle spese veterinarie.

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