Rapporti di lavoro

Più Cigs con investimenti complessi

di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone

Limiti meno stringenti alla fruizione degli ammortizzatori sociali e più impulso all’assegno di ricollocazione per favorire il reimpiego dei lavoratori. Sono questi i due punti cardine degli interventi per le aziende in crisi stabiliti dalla legge di Bilancio 2018 (205/2017).

In primo luogo, la legge proroga per il biennio 2018-2019 i regimi di durata di intervento della Cigs stabiliti dalla regolamentazione vigente, dopo la riforma degli ammortizzatori sociali del 2015. Le due misure adottate – applicabili nei limiti di spesa di 100 milioni di euro annui - sono destinate solo alle imprese con più di 100 dipendenti che si trovano in situazioni critiche, la cui gestione richiede più tempo di quello previsto dal Dlgs 148/2015, per gli interventi degli ammortizzatori sociali. L’articolo 1, comma 133 della legge 205/2017 introduce il nuovo articolo 22-bis al Dlgs 148/2015.

Rioganizzazione aziendale

La prima delle due proroghe introdotte riguarda gli interventi di Cigs concessi per la causale di riorganizzazione aziendale, la cui durata ordinaria non può eccedere i 24 mesi, anche continuativi, in un quinquennio mobile. La legge di bilancio 2018 prevede la possibile concessione di una proroga di 12 mesi.

Una condizione imprescindibile per ottenere la proroga è che il programma di riorganizzazione aziendale preveda investimenti di tipo complesso la cui realizzazione non si può concludere in 24 mesi; ovvero piani di recupero occupazionale per la ricollocazione delle risorse umane e azioni di riqualificazione, anch’essi non attuabili in 24 mesi.

Il dilatarsi della durata di questo tipo di intervento comporta, necessariamente, la revisione di un altro limite. Stiamo parlando della complessiva durata degli interventi di Cigo e e di Cigs che in cumulo, secondo quanto previsto dal Dlgs 148/2015, non può eccedere i 24 mesi nel quinquennio e che - per effetto delle modifiche introdotte – si potrà estendere di ulteriori 12 mesi.

Crisi aziendale

L’altro intervento Cigs interessato dalla nuova proroga, è quello che si può ottenere in caso di crisi aziendale. L’originale periodo di intervento pari a 12 mesi può essere prorogato per un massimo di 6 mesi. Per questo specifico caso è previsto che l’azienda presenti un piano di risanamento contenente interventi correttivi complessi, miranti a garantire la prosecuzione dell’attività aziendale e la salvaguardia occupazionale, non attuabili in 12 mesi.

Anche in questa evenienza, in conseguenza della proroga, si potrà estendere di un semestre la durata massima complessiva dei trattamenti di Cassa (Cigo più Cigs). L’intervento previsto dalla legge di bilancio 2018 non riguarda gli interventi Cigs originatisi dalla stipula di contratti di solidarietà.

Le condizioni

Per la sua operatività, la legge prevede anche delle condizioni comuni. Possono, infatti, attivare le proroghe le aziende con oltre 100 dipendenti di peso significativo in ambito economico e strategico anche a livello regionale.

Inoltre, le imprese devono essere interessate da rilevanti problematiche occupazionali e avere importanti esuberi di personale, nel contesto territoriale.

Per avvalersi delle proroghe, le aziende devono presentare piani di gestione miranti alla salvaguardia occupazionale attraverso specifiche azioni di politiche attive concordate con la Regione o con le Regioni interessate in caso di aziende multilocalizzate.

L’accesso all’estensione dell’intervento della cassa è subordinato alla sottoscrizione di un accordo stipulato presso il ministero del Lavoro con la presenza della Regione o delle Regioni interessate, nel caso di imprese con unità produttive coinvolte, situate in due o più regioni.

Leggi le condizioni per ottenere un periodo più lungo di cassa

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