Rapporti di lavoro

Da Milano a Bari ecco l’Italia dei professionisti

di Francesca Barbieri, Antonello Cherchi, Bianca Lucia Mazzei e Valeria Uva

A Reggio Calabria si contano 77 avvocati ogni 10mila abitanti, più del doppio di Roma. A Firenze 47 architetti, sempre in rapporto alla stessa popolazione, 6 in più che a Roma e 10 in più che a Milano. E la competizione più dura per un commercialista è a Pescara, trova 21 colleghi ogni 10mila abitanti, 5 in più di Milano.

Nel complesso universo degli oltre 2,3 milioni di professionisti iscritti agli Ordini (1,5 milioni, se si guarda ai liberi professionisti attivi presso le rispettive Casse) «Il Sole 24 Ore» ha messo a fuoco sette categorie evidenziandone, provincia per provincia, la densità demografica. Ma non solo. Al fermo immagine è stato abbinato anche il trend degli ultimi dieci anni,con risultati a tratti sorprendenti, pur tenendo conto della variabile delle nuove province istituite in questo arco di tempo (da Monza-Brianza al Medio Campidano) che può aver sottratto abitanti a enti “storici” limitrofi.

I consulenti del lavoro
I consulenti del lavoro sono raddoppiati a Catania, Caserta e Isernia, avanguardie di un affollamento della categoria tutto localizzato nel Meridione, mentre al Nord c’è una battuta d’arresto con uno «spopolamento» forte, ad esempio, in Emilia Romagna. «La nostra professione è legata a doppio filo con il numero di aziende attive - precisa Fabio Faretra, direttore Enpacl - ed evidentemente il Sud sta mostrando una maggiore capacità di ripresa. E poi, la maggiore attrazione dei giovani verso la libera professione e la consulenza è più marcata laddove il mercato del lavoro dipendente non riesce ad assorbire i neolaureati». Il lavoro autonomo, dunque, come rifugio.

Gli avvocati
Il Sud ha inciso anche sulla crescita più rilevante, quella degli avvocati: in media, si è passati da 23 avvocati ogni 10mila abitanti del 2007 a quasi 40 del 2016. Ma nella provincia di Reggio Calabria, la più affollata, gli avvocati sono ben 77,5 ogni 10mila abitanti, in quella di Benevento 71,2, a Catanzaro, 66,4 e a Cosenza 63. Numeri diversi al Centro Nord dove solo Roma e Milano hanno una densità superiore a 60. «C’è stato un aumento esponenziale nel Mezzogiorno - spiega il presidente della Cassa forense Nunzio Luciano - con picchi in Calabria e Campania, perché il pubblico impiego non offre più sbocchi, né ci sono altri lavori. Il problema è che molti si sono rifugiati nella professione di avvocato nonostante il mercato sia completamente saturo e i dati reddituali ci dicono che al Sud i proventi sono sempre più bassi. Nei prossimi anni questo trend cambierà poiché gli iscritti a giurisprudenza diminuiscono».

I commercialisti
I commercialisti, da Nord a Sud, crescono a doppia cifra: ce ne sono 11 ogni 10mila abitanti. «Negli ultimi 10 anni - afferma il presidente della Cassa, Walter Anedda - la categoria ha consolidato una crescita del 36%, accompagnata da una crescente femminilizzazione (le donne nel 2016 sono il 32% rispetto al 27% del 2007). In un settore sostanzialmente privo di attività riservate, questi dati dimostrano che la nostra professionalità continua a essere la primaria garanzia per i nostri clienti. A ciò si aggiunga che il fatturato complessivo è cresciuto in modo importante e che, quindi, esiste anche una forte capacità di affermarsi in contesti sia locali sia internazionali».

I ragionieri
Sono invece in controtendenza i ragionieri: oggi se ne contano circa 5 ogni diecimila abitanti, in calo del 9,3% rispetto al 2007. «La flessione lenta ma costante è iniziata dalla modifica dell’ordinamento professionale - spiega Giuseppe Scolario, vicepresidente della Cassa ragionieri - che ha previsto già nel 1991 l’accesso alla professione per i laureati triennali ed è divenuta più marcata dopo l’unificazione con i commercialisti. Oggi, per invertire il trend negativo delle nuove iscrizioni, siamo impegnati nella promozione della figura dell’esperto contabile, che nell’ambito della consulenza fiscale e tributaria e nell’attività di intermediazione dei rapporti tra imprese e Pa, svolge la stessa attività del commercialista».

Architetti e ingegneri
Spostando il focus sull’area tecnica, architetti e ingegneri sono passati dai 138.124 del 2007 ai 162.402 del 2016, secondo i dati di Inarcassa. La densità ogni 10mila abitanti, secondo le elaborazioni del Sole 24 Ore, è passata da 23,4 a 27,8. Per gli architetti, poi, se si considerano i dati provinciali forniti dall’Ordine (che comprendono tutti gli iscritti, liberi professionisti, dipendenti e pensionati), la densità arriva a 25,2, in crescita dell’11,5% sul 2007.

I geometri
Diverso il caso dei geometri. La crisi dell’edilizia ha colpito: -20% di attivi a Bolzano come a Caltanissetta, ma Milano ad esempio è in netta controtendenza (+18%). «Il capoluogo lombardo fa storia a sé - commenta il presidente della Cassa geometri, Fausto Amadasi - perché garantisce ai nostri iscritti sbocchi particolari, per esempio nella gestione dei patrimoni immobiliari, oltre che per i tanti cantieri aperti». Cipag precisa poi che la flessione generale della categoria è anche frutto di una dinamica interna anomala che ha visto nel 2003 12mila nuovi ingressi di geometri già anziani (per lo più ex dipendenti) poi andati presto in pensione. Nei centri minori, comunque, la professione non solo ha tenuto ma ha attratto nuove leve anche grazie a «nicchie» innovative: i geometri sono stati coinvolti nei piani di sviluppo rurale, nei parchi eolici e nell’accatastamento di fabbricati fantasma.

Gli odontoiatri
Infine, per l’area medica mentre in tutto il Paese nell’ultimo decennio i dentisti hanno superato la boa dei 40mila (+10%), in alcune province l’incremento è stato decisamente maggiore (a Bari sono più che raddoppiati).

L’Italia dei professionisti

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