Rapporti di lavoro

Pirelli sperimenta il modello digitale

di Filomena Greco

Un progetto partito come una sperimentazione voluta da azienda e sindacati, e diventato in realtà un nuovo modello di organizzazione del lavoro. La Pirelli apre allo smart working per i suoi 1.400 addetti della sede milanese della Bicocca. Tre volte al mese, con la prospettiva di andare a regime già a luglio, dopo un pilota realizzato da settembre a gennaio su 200 persone provenienti da funzioni miste. Un percorso, spiegano Donatella De Vita, Head of learning, engagement and welfare Pirelli, Roberto Forresu, a capo delle relazioni industriali e Stefano Masino, responsabile Organization and change management, messo a punto facendo leva su employ management, nuovi percorsi di ingaggio e una campagna formativa ad hoc. «Il tema era emerso chiaramente durante una survey, c’erano aspettative verso modalità di lavoro più flessibile e agile, in più l’azienda sta affrontando un importante percorso di digitalizzazione dei propri processi e lo smart working è uno dei requisiti» aggiunge Donatella De Vita. L’obiettivo è modulare in maniera concreta uno dei concetti base del lavoro smart: “ disaccoppiare” la presenza fisica alla prestazione, andare oltre il concetto di lavoro da casa. Un nuovo modello di organizzazione del lavoro, appunto, «che dà alla persona la scelta flessibile del luogo di lavoro per tre giorni al mese e dà all’azienda la responsabilità di organizzare meglio il lavoro e affinare gli strumenti di quantificazione dei risultati» spiega De Vita. Con una scommessa, che nel medio periodo questa novità porti effetti benefici su lavoro e sul modello di leadership, da uno stile «activity based» a uno «results based».

L’esperienza pilota è stata valutata misurando e comparando il numero di permessi, ferie, straordinari e malattia con l’equivalente periodo dell’anno precedente. Inoltre una survey anonima sulle persone coivolte ha fatto emergere un buon livello di soddisfazione. In parallelo, non è venuta meno la capacità di rispondere alle emergenze, anche grazie all’implementazione della piattaforma skype for business. L’adesione al lavoro agile è su base volontaria, richiede il coordinamento con il proprio responsabile mentre l’azienda garantisce agli smart worker portatile e cellulare aziendale condiviso.

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