L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Rapporto lavoro esistente alla data del matrimonio

di Alberto Bosco

La domanda

In una ditta individuale, il titolare si sposa la dipendente. Il rapporto di lavoro tra i coniugi, può continuare ad esistere, in quanto instaurato anni prima della celebrazione del matrimonio? Oppure deve cessare, in quanto tra coniugi non sussiste il lavoro subordinato? Se deve cessare, che motivazione di licenziamento deve essere indicato? Va bene risoluzione consensuale?

In generale, la questione della genuinità rapporto del rapporto di lavoro subordinato intercorrente nei confronti del coniuge, di un figlio o di un genitore, presenta alcune problematicità legate al fatto che, nei casi di cui sopra, la prestazione si presume resa a titolo gratuito in relazione all’esistenza dei vincoli di parentela e di affetto tra le persone. E’ peraltro sempre possibile, in caso di contestazioni da parte degli enti, che il datore di lavoro dimostri che vi è stato un effettivo assoggettamento al potere direttivo, organizzativo, gerarchico e disciplinare. Nel caso in cui si ritenga di non poter dimostrare tali elementi, o anche laddove non si sia interessati al rapporto di lavoro subordinato, la soluzione più semplice è costituita dalle dimissioni della moglie o dalla risoluzione consensuale del rapporto, convalidando l’atto in entrambi i casi secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti. Se la moglie continua a prestare regolarmente attività lavorativa e la ditta individuale è attiva nel ramo artigiano, agricolo oppure commercio ricorre comunque l’obbligo di iscrizione alla relativa gestione INPS e INAIL.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©