Rapporti di lavoro

Tabelle aci per 2016: i costi chilometrici per le autovetture aziendali

di Massimo Braghin

L'agenzia delle Entrate ha pubblicato sul supplemento n. 66 alla Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre 2015, le Tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli, elaborate dall'Aci, con riferimento all'anno 2016.
La principale fonte normativa in materia si rinviene nel Dlgs 314/1997, il quale, all'art. 3 comma 1 dispone che, in riferimento all'art. 48 del Tuir (Dpr 917/1986), nella determinazione del reddito da lavoro dipendente, si dispone che per gli autoveicoli indicati nell'articolo 54, comma 1, lettere a), c) e m), del Dlgs 285/1992, i motocicli e i ciclomotori concessi in uso promiscuo, si assume il 30% dell'importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali che l'Aci deve elaborare entro il 30 novembre di ogni anno e comunicare al ministero delle Finanze che provvede alla pubblicazione entro il 31 dicembre, con effetto dal periodo d'imposta successivo, al netto di quanto trattenuto al dipendente.
Quindi, per gli autoveicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti, vi è una deroga al criterio generale di tassazione dei beni in natura. È l'art. 51 comma 4 lettera a) del Tuir a disporre in merito.
Questa specifica è resa necessaria dalla circostanza che nella determinazione del reddito da lavoro dipendente il riferimento è al cosiddetto valore normale dei beni e dei servizi, a qualunque titolo ricevuti nel periodo d'imposta, in relazione al rapporto di lavoro.
Il valore normale dei beni in natura è, nella generalità dei casi, pari al prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni o servizi sono stati acquisiti o prestati, e, in mancanza, nel tempo e nel luogo più prossimi.
Le Tabelle in commento sono strettamente legate alla determinazione del fringe benefits, ovvero delle retribuzioni in natura derivanti dalla concessione in uso ai dipendenti di veicoli aziendali. In tal caso, dunque, si presume l'utilizzo promiscuo dell'automezzo, ovvero sia per esigenze di lavoro, sia per esigenze private.
In questo specifico caso, per poter usufruire del rimborso chilometrico, occorre collegarsi al portale Aci e selezionare la categoria del veicolo, la marca, il tipo di alimentazione e la data di calcolo. In questo modo il sistema calcolerà in automatico il consumo sostenuto dal guidatore. Gli importi dei costi chilometrici sono comprensivi di Iva. Se il veicolo utilizzato non risulta presente nelle Tabelle Aci, la circolare ministeriale n. 326/1997 chiarisce che occorrerà prendere come riferimento il modello più simile.

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