Adempimenti

L’Inps comunica l'importo dei contributi 2015 per i lavoratori domestici

di Massimo Braghin

Con la circolare n. 12 del 23 gennaio 2015, l’Inps rende noto l'importo dei contributi dovuti per i lavoratori domestici con riferimento all'anno 2015. La premessa è d'obbligo, nel senso che quando si parla di lavoratori domestici si fa riferimento ai soggetti che prestano attività di lavoro subordinato presso il domicilio del datore di lavoro, e che sono sostanzialmente addetti all'espletamento di attività inerenti la cura, l'assistenza e i bisogni personali e familiari del datore di lavoro.

In generale, l'importo dei contributi da versare per i lavoratori domestici varia a seconda del contratto di lavoro stipulato, in quanto se la prestazione è superiore a 24 ore settimanali, il contributo orario è fisso; se invece la prestazione è inferiore alle 24 ore settimanali, il contributo orario è determinato in base alle fasce di retribuzione convenzionale.

Le nuove fasce di retribuzione si adeguano all'aumento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo, che è pari allo 0,2%, rispetto al mese di dicembre dello scorso anno.
Relativamente all'ASpI, applicabile, in sostituzione della Disoccupazione non agricola anche ai lavoratori domestici, occorre specificare quanto segue:
• L'aliquota di finanziamento è invariata, ed è pari all’ 1,31% (non è dovuto il contributo dello 0,30% relativo al finanziamento dei fondi interprofessionali per la formazione continua);
• Trova ancora applicazione il contributo addizionale dell’1,4% riferito ai rapporti di lavoro non a tempo indeterminato. Come di consueto però, detto contributo non trova applicazione in caso di assunzione di lavoratori a termine per sostituire lavoratori assenti.
Inoltre, è dovuto il Contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari, per aver diritto all'erogazione dell’Anf, eccetto nel caso in cui il rapporto abbia come parti i coniugi, o parenti o affini entro il terzo grado conviventi.

Il pagamento dei contributi avviene a cura del datore di lavoro domestico, a scadenze trimestrali rispettando le tabelle predisposte dall'istituto in cui sono contemplate le varie fasce di retribuzione oraria e l'importo contributivo per l'anno 2015 con o senza contributo addizionale. Una ulteriore specifica di ripartizione contributiva riguarda i lavoratori domestici soggetti a Cuaf e quelli esentati (anche in questo caso differenti in base al contributo addizionale).

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