Rapporti di lavoro

730 precompilato: è tutta questione di “pin”

di Matteo Ferraris

Con la presentazione delle bozze del modello 730, i caf e gli intermediari sono al lavoro per progettare la prossima campagna di dichiarazioni fiscali alla luce della rivoluzione proposta dal 730 precompilato. L'innovazione introdotta con il pacchetto “semplificazioni” è una sperimentazione solo nominale posto che impatta su milioni di contribuenti e modifica radicalmente i processi a supporto della “produzione” del 730, introducendo almeno per i primo anno nuovi adempimenti (come la richiesta del Pin), aumentando gli adempimenti (lo “scarico” del precompilato), in un quadro generale che propone un irrigidimento sotto il profilo sanzionatorio.


Una rivoluzione più che una sperimentazione, dunque.
Consapevole dell'impatto reale dell'operazione 730, l'Agenzia delle Entrate ha illustrato la dichiarazione precompilata proponendo un cambio radicale di paradigma: l'Agenzia raccoglie i dati e li mette a disposizione del contribuente, con l'ambizione di arrivare a presentare i conteggi finali, solo da accettare da parte del contribuente.
L'operazione, evidentemente, riduce i tempi dei processi amministrativi dell'Agenzia delle Entrate che, oggi, attua un controllo formale della dichiarazione dopo avere ricevuto la dichiarazione. Nel “nuovo paradigma“ il contribuente che accetta la dichiarazione precompilata, fa venire meno la necessità di controllare la dichiarazione stessa con beneficio per l'amministrazione e il contribuente.
Interessante appare, poi, la traslazione del controllo dal contribuente al CAF/professionista nel caso in cui l'intermediario abbia presentato la dichiarazione: in questo caso gli intermediari sono tenuti alla conservazione della documentazione e il dialogo avverrà tra Agenzia e Caf o professionista.
Ottimi obiettivi e semplificazione effettiva per il contribuente ma per arrivare a quel risultato il cambiamento sarà radicale e, secondo le stime dell'Agenzia, interesserà 20 milioni di persone (cifra che a nostro avviso risulta sovradimensionata); essa coincide con i contribuenti che hanno redditi da lavoro e pensione certificati da terzi e redditi aggiuntivi di tipo immobiliare, con diritto alla detrazioni e deduzioni “ordinari” (mutui, assicurazioni, spese mediche, ecc.) e privi di partita Iva nel 2014 (ad eccezione dei produttori agricoli con volume d'affari non superiore a 7mila euro).


730: è tutta questione di “pin”
Come anticipato dalla bozza dei modelli, l'Agenzia chiarisce che la dichiarazione viene resa disponibile al contribuente online, in un'area autenticata del sito internet dell'Agenzia delle entrate, con accesso tramite PIN.
E' questo sicuramente il punto più delicato del processo, tanto per i contribuenti quanto per i caf e gli intermediari. Memori del disagio e delle conseguenti polemiche connesse all'operazione del Cud trasmesso “on line” dall'Inps, l'Agenzia ha annunciato che per agevolare i cittadini che non sono in possesso del PIN di accesso ai servizi telematici si stanno mettendo in campo altre modalità di accesso alla dichiarazione, cioè tramite credenziali rilasciate da altri enti (ad esempio INPS) in modalità federata.
E il “pin” potrebbe essere la “strozzatura” che rende difficile il rispetto dei tempi di produzione delle dichiarazioni. Il 730 precompilato, infatti, sarà disponibile on line dal 15 aprile ma difficilmente sarà consentito un download massivo dei codici fiscali conservati negli archivi dei caf e dei professionisti. Una volta acquisito il Pin, dunque, si dovrà procedere con un singolo download del precompilato. Tale attività è il principale elemento di difficoltà per Caf e intermediari che si troveranno a operare nei soli mesi di aprile, maggio e giugno per produrre le dichiarazioni.


Il processo
Una volta conquistato il “pin” e scaricata la dichiarazione, il contribuente (e i suoi consulenti) potranno accettare, integrare o correggere la dichiarazione (alimentata con i dati dei sostituti oltre che dei soggetti che erogano mutui agrari e fondiari, le imprese assicuratrici, gli enti previdenziali, le forme pensionistiche complementari) e trasmetterla all'Agenzia delle entrate entro il 7 luglio:
- direttamente o tramite il proprio sostituto d'imposta che presta assistenza fiscale
- tramite CAF e professionisti.
Nel modello del 730 sono state apportate una serie di innovazioni ai quadri A e B che potrebbero semplificare le informazioni e rendere più agevole la mera accettazione della dichiarazione che, verosimilmente, in presenza di alcune situazioni particolari tenderà a riproporre le indicazioni inserite nella dichiarazione presentata per l'anno precedente.


La costruzione del precompilato è “in progress”
Per il 2015, La dichiarazione conterrà solo alcuni dati relativi agli oneri sostenuti (premi per le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, interessi passivi sui mutui, contributi previdenziali e spese pluriennali derivanti dalla dichiarazione precedente) mentre dal 2016 saranno inseriti in dichiarazione anche i dati relativi alle spese sanitarie e ad altri oneri, nell'ambito di una generale razionalizzazione dei criteri di deducibilità e detraibilità delle spese sostenute, evitando duplicazioni tra diverse potenziali fonti informative.

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