Rapporti di lavoro

Expo 2015: le linee guida per la contrattazione collettiva

di Gianni Bocchieri

Lo scorso 5 giugno, le Parti Sociali lombarde e Regione Lombardia hanno siglato un Avviso Comune Regionale "Expo e Lavoro", per l'individuazione degli obiettivi e delle misure funzionali allo sviluppo economico connesso all'evento e allo sviluppo dell'occupazione in tutte le attività economiche correlate.
L'accordo sottoscritto tra le Parti Sociali lombarde e Regione Lombardia ha l'obiettivo di massimizzare le occasioni occupazionali, le possibilità di sviluppo dell'intera economia regionale e di coniugare la flessibilità per le imprese e le opportunità per i lavoratori, contiene, inoltre, gli impegni e le linee di indirizzo cui dovrà attenersi la contrattazione collettiva lombarda, territoriale, categoriale o aziendale per dare attuazione alle indicazioni contenute nell'Avviso stesso.
La validità di questi accordi è fissata al 31 marzo 2016, salvo che le esigenze legate al post evento determinino la necessità di prevedere una durata differente.
Inoltre, l'Avviso Comune prevede che le forme contrattuali di lavoro che assumeranno particolare rilievo per rispondere, anche in termini di qualità dell'occupazione, alle esigenze di personale che si determineranno saranno i contratti di lavoro a termine e di somministrazione, anche in apprendistato. Infatti, nel riconoscere la temporaneità dell'evento EXPO, le Parti sociali sono tutte concordi nel ritenere che queste tipologie contrattuali sono le più idonee a coniugare le esigenze di flessibilità delle imprese legate all'evento con la tutela dei lavoratori.
Pertanto, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente, la contrattazione territoriale, categoriale o aziendale potrà prevedere anche un innalzamento della soglia di durata massima di 36 mesi di cui al D.Lgs. n. 368/01. Al raggiungimento poi di questa soglia di 36 mesi, questi accordi potranno prevedere un'ulteriore proroga, mediante una specifica procedura di convalida presso la DTL.
In linea con la normativa nazionale la contrattazione territoriale, categoriale o aziendale potrà prevedere anche un innalzamento della soglia di durata massima di 36 mesi


Deroghe al regime dei divieti
Inoltre, gli accordi di secondo livello potranno prevedere delle deroghe anche al regime dei divieti di utilizzo del lavoro a termine rispetto a specifici fabbisogni di aziende in crisi. Più precisamente, potranno rimuovere il divieto previsto dall'art. 3, comma 2, del D.lgs. 368/2001 che vieta di stipulare contratti di lavoro a termine o in somministrazione presso unità produttive interessate da licenziamenti ed ammortizzatori sociali, permettendo, quindi, anche alle aziende in crisi di assumere per l'evento EXPO lavoratori a termine o in somministrazione.
Possibilità di derogare al regime dei divieti di utilizzo del lavoro a termine rispetto a specifici fabbisogni di aziende in crisi
Con riferimento alle categorie di lavoratori da assumere, l'Avviso precisa che dovranno essere privilegiate nelle assunzioni le fasce occupazionali deboli con particolare riferimento a over 50, giovani, donne, personale in cassa integrazione e mobilità, inoccupati e disoccupati. In questo modo, si è voluto contemperare le esigenze di flessibilità delle imprese che potranno ricorrere con maggiore facilità ai contratti a termine con la garanzia dell'occupabilità di soggetti più difficilmente collocabili nel mercato del lavoro.
L'Avviso prevede anche l'impegno a valorizzare il contratto di apprendistato, per il quale le Parti convengono che siano definite soluzioni che consentano di accedere ad un apprendistato professionalizzante di durata appropriata rispetto all'evento e di somministrazione in apprendistato quale importante canale per l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. In questo modo, in linea con i principi previsti dall'iniziativa "Garanzia Giovani", le parti si impegnano a promuovere l'utilizzo di questa forma contrattuale, prevedendo addirittura che la contrattazione collettiva competente possa intervenire attraverso l'adattamento della sua durata alla specificità dell'evento.
Nell'ottica di una maggiore flessibilità della gestione dei rapporti di lavoro, cui è ispirato l'Avviso in esame, è previsto che la contrattazione collettiva decentrata possa adottare anche forme di flessibilità mansionaria ed organizzativa del lavoro al fine di far fronte alle esigenze connesse all'eccezionalità dell'evento EXPO.
Al riguardo, gli accordi decentrati potrebbero prevedere regole del lavoro differenti in materie come la disciplina delle mansioni, dell'inquadramento dei lavoratori, dei contratti di lavoro non standard (contratti a termine, part-time, etc.), dell'orario di lavoro. Tuttavia, questo potere dovrà essere esercitato entro il limite del rispetto dei principi derivanti dall'ordinamento comunitario che, fissano una disciplina restrittiva per il contratto a tempo determinato (Direttiva n. 78 del 1999).
Nella stipulazione degli accordi in esame, l'Avviso prevede anche che i livelli di contrattazione competente potranno prevedere modalità per prevenire e comporre le eventuali controversie sindacali.

Dote unica Expo
Infine, contemperando ancora le esigenze di flessibilità delle imprese con le esigenze di tutela dei lavoratori, l'Avviso Comune prevede l'impegno di Regione Lombardia a rafforzare il proprio sistema di politiche attive, anche nell'ambito di "Dote Unica Lavoro" e "Garanzia Giovani". In particolare, Regione Lombardia si impegna a supportare l'azione degli operatori accreditati per l'incontro domanda e offerta di lavoro; fornire una risposta ai fabbisogni formativi correlati a Expo in raccordo con le attività dei fondi interprofessionali; prestare attenzione alla prevenzione e sicurezza sul lavoro; attivare politiche attive e di ricollocazione post-evento.
Con particolare riferimento alle politiche attive volte a garantire continuità occupazionale e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti nell'evento, Regione Lombardia ha provveduto a istituire "Dote Unica Expo", per la quale è previsto un finanziamento aggiuntivo pari a 20 milioni di euro a cui potranno aggiungersi le altre risorse previste dalla programmazione europea 2014-2020.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©