Adempimenti

Esonero contributivo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli, le istruzioni dell’Inps

di Antonio Carlo Scacco

Diramate dall'Inps le istruzioni per la fruizione dell'esonero contributivo previsto dalla legge di Bilancio per il 2018 a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali: è il contenuto della circolare n. 36 del 28 febbraio.

Il beneficio, previsto dai commi 117 e 118 della legge 205/2017, si pone nel solco già tracciato, con alcune differenze, dallo sgravio introdotto dalla precedente legge di Bilancio per il 2017. È destinato ai circa 9mila neoiscritti coltivatori diretti CD e imprenditori agricoli professionali IAP (stime della relazione tecnica) che abbiano iniziato o inizieranno una nuova attività imprenditoriale agricola tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre del corrente anno e con meno di quaranta anni d'età alla data d'inizio della nuova attività. Ne sono pertanto esclusi coloro che si sono iscritti nel corso del 2017 (costoro potevano invece fruire dello sgravio previsto dalla legge 232/2016).

L'esonero contributivo si sviluppa nell'arco di ben cinque anni: in misura intera per i primi tre, inferiore negli ultimi due (66% nel quarto anno e 50% nel quinto).

Interessati sono i contributi Ivs, pari nel 2018 al 24% del prodotto tra numero di giornate corrispondenti alla fascia di reddito convenzionale dell'azienda ed il reddito medio convenzionale determinato annualmente con decreto ministeriale, nonché il contributo Ivs addizionale giornaliero nel limite massimo di 1.456 giornate lavorate annue (ex lege 160/1975).

Restano fuori dall'esonero il contributo di maternità e il contributo Inail, quest'ultimo dovuto dai soli coltivatori diretti. Rimane naturalmente ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Il beneficio non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni di aliquote e soggiace ai limiti de minimis ex reg. (UE) 18 dicembre 2013, n. 1408 (che prevede limiti molto inferiori rispetto al regime ordinario: per il settore della produzione primaria dei prodotti agricoli pari a 15mila euro, tenendo conto degli esoneri e delle riduzioni contributive applicabili nei due anni precedenti la domanda, dell'anno in corso e dei due anni successivi). A tale ultimo proposito è utile ricordare che il coltivatore diretto può richiedere il beneficio per l'intero nucleo familiare, per se stesso, o, infine, per sé ed alcuni familiari (v. in proposito la circolare Inps 32/2018).

Per accedere al beneficio gli interessati, già muniti del Codice Azienda attribuito dall'Inps a seguito della iscrizione nella gestione previdenziale autonomi agricoli, devono presentare una apposita domanda (esclusivamente telematica) utilizzando il modello “Esonero contributivo nuovi CD e IAP anno 2018 (CD/IAP2018)” presente nel cassetto previdenziale, sezione “Comunicazione bidirezionale” - “Invio comunicazione”. Sarà poi l'Inps, una volta effettuati i controlli, a comunicare l'esito indicando, in caso positivo, l'importo presuntivamente spettante per ciascun anno.

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