Adempimenti

Contrasto ai contratti non rappresentativi

di N.T.

Nuove attività di vigilanza focalizzate al mancato utilizzo dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e, da un altro punto di vista, sull'utilizzo di contratti “non rappresentativi”. Con la circolare 3/2018 pubblicata ieri, il capo dell'ispettorato ha invitato gli uffici ad ampliare l'attività di controllo, oltre a quella già messa in atto in particolare nel settore del field marketing.

Nel provvedimento si ricorda che devono essere ritenuti inefficaci i contratti “non rappresentativi” con cui, tramite accordi di prossimità, si introducono deroghe alla normativa generale, e di conseguenza si devono adottare i provvedimenti necessari caso per caso, quali ad esempio le diffide accertative e i recuperi contributivi.

Inoltre i contratti sottoscritti da organizzazione comparativamente più rappresentative sono indispensabili per godere di benefici normativi e contributivi e tali accordi costituiscono anche il parametro per il calcolo della contribuzione da versare.

Dalla prospettiva opposta, rileva l'Ispettorato nazionale, i contratti non rappresentativi non possono essere ritenuti efficaci quando intervengono per integrare la tipologia delle discipline contrattuali. In particolar modo ciò può accadere per il lavoro intermittente, quello a tempo determinato e l'apprendistato.

In tali situazioni non possono ritenersi applicabili gli strumenti di flessibilità previsti dal decreto legislativo 81/2015 e può essere necessario intervenire per trasformare il contratto in un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

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