Adempimenti

Consulenti del lavoro, uno sportello contro la concorrenza sleale

di Mauro Pizzin

Cambio di marcia dei consulenti del lavoro nella lotta all’esercizio abusivo della professione. Il Consiglio nazionale dell’Ordine ha aperto uno Sportello telematico per la legalità, a disposizione degli iscritti per segnalare le proprie esperienze personali, presentato ieri al 9° Congresso nazionale della categoria a Napoli.

L’iniziativa fa seguito a un livello sempre più alto di illeciti e irregolarità riscontrate dai Consigli provinciali e sanzionate dall’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl). «Quello a cui stiamo assistendo – ha detto il presidente della Fondazione studi dei consulenti, Rosario De Luca – è per certi versi figlio della logica di destrutturazione dei processi aziendali». Una tesi su cui ha concordato anche il direttore dell’Inl, Paolo Pennesi, per il quale «oggi uno dei temi fondamentale è quello dell’attenzione dei committenti di fronte ad offerte allettanti di realtà multiservizi che vendono di tutto e che deriva dalla profonda destrutturazione dei cicli produttivi. Penso ai grandi appalti pubblici e non solo, rispetto ai quali la certificazione assume una funzione di garanzia e in cui un ruolo importante può essere giocato da un meccanismo di asseverazione come quello offerto dai consulenti con la piattaforma Asse.Co.».

Nel convegno il tema della lotta all’abusivismo si è intrecciato con quello dell’equo compenso. Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, stavolta nelle vesti di numero uno del Comitato unitario delle professioni, ha annunciato che, assieme alla Rete delle professioni tecniche con cui è ancora in corso un confronto, presenterà mercoledì 3 maggio al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, una proposta in materia. Calderone ha rivendicato la necessità che si affermi «pari dignità» fra le forme di lavoro dipendente e quelle esercitate autonomamente, ricordando che si tratta di un argomento «centrale» per i professionisti. «Per i consulenti la dignità professionale è un sistema di operare quotidiano – ha sostenuto Calderone - anche se assistiamo a un deprezzamento del valore della nostra attività: un problema che non riguarda solo noi. È un tema, questo, che il mondo delle professioni deve affrontare con forza anche perché sempre più spesso ci viene chiesto di lavorare con lo Stato in regime di sussidiarietà, che però deve essere a invarianza zero sui conti pubblici».

L’incontro di mercoledì conferma la collaborazione tra il Consiglio nazionale e il Ministero, ricordata dallo stesso Poletti nel suo intervento a Napoli. «Per fare un esempio su tutti - ha detto il ministro - la sinergia con i consulenti è centrale per la valorizzazione dell’alternanza scuola lavoro: uno strumento nuovo non solo per i giovani, ma anche per le imprese, per il quale abbiamo bisogno della vostra competenza».

Di alternanza scuola lavoro ha parlato anche il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte, ricordando che «sono stati messi in pista i tutor, al via dal prossimo anno». Il responsabile dell’Agenzia nazione per le politiche attive ha fatto anche il punto sulla fase di sperimentazione del nuovo assegno di ricollocamento, che riguarda 30mila disoccupati. «Finora hanno risposto fra mille e duemila persone – ha detto Del Conte – e se dall’analisi dovesse emergere che la richiesta è stata fatta soprattutto al termine della Naspi, come Agenzia potremmo chiedere una revisione del testo normativo, inserendo dei paletti cronologici».

Sul tema delle politiche attive un ruolo di primo piano potrà essere ricoperto dai consulenti, la cui Fondazione avrebbe finora preso a carico il 10% dei disoccupati da ricollocare. Ad affermarlo è stato lo stesso presidente della Fondazione, Mauro Capitanio, secondo cui «questo fatto importante ci colloca come prima agenzia di ricollocazione privata del Paese».

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