Adempimenti

Al via la domanda per il sostegno all’inclusione attiva

di Pietro Gremigni

È tutto pronto per l'avvio del sistema di inclusione attiva a favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico, grazie alle istruzioni fornite dall'Inps e dall'approvazione del moduli di domanda.

Con il messaggio 3272 del 2 agosto 2016 l'Inps, dopo avere emanato al circolare 133/2016, ha approvato il modello di domanda da presentare ai Comuni, nonché il tracciato informatico che consentirà a questi ultimi di inoltrare all'Inps la domanda stessa.

Destinatari - Il Dm 26 maggio 2016 ha individuato le condizioni che devono essere possedute per poter richiedere il SIA, che consiste in un sussidio che va da un minimo di 80 euro ad un massimo di 400 euro mensili erogato tramite carta precaricata per un massimo di 12 mesi.
Possono beneficiarne i cittadini italiani o comunitari ovvero i familiari di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

Requisiti - Gli interessati devono possedere dei requisiti per poter chiedere il SIA, da autocertificare al comune di appartenenza:
1) essere residente in Italia da almeno due anni (al momento della presentazione della domanda);
2) non essere in possesso di autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta, oppure di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei 3 anni precedenti la richiesta;
3) essere in un nucleo familiare con almeno una delle seguenti caratteristiche: un componente di età minore di 18 anni, oppure con una persona con disabilità e almeno un genitore del richiedente, o infine con una donna in stato di gravidanza accertato;
4) avere un Isee inferiore o uguale a 3.000 euro;
5) ricevere eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni non superiori a 600 euro mensili;
6) nessun componente il nucleo deve risultare titolare di: Naspi, Asdi, altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria; carta acquisti sperimentale.
Ultimo requisito è quello dell'indicatore familiare, che rappresenta un valore determinato dalla somma di punteggi riferiti ai carichi familiari, alla condizione economica e a quella lavorativa. Il punteggio minimo è di 45 punti, come illustrato nel modulo di autodichiarazione approvato dall'Inps.

Domanda - Coloro che posseggono i predetti requisiti devono presentare la domanda al proprio Comune di appartenenza allegando apposita dichiarazione di responsabilità, il cui modello è stato approvato con il citato messaggio 3272/2016, contenente l'attestazione delle condizioni richieste, tra cui una dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee in corso di validità.
Nella domanda il richiedente dovrà aderire espressamente al progetto personalizzato di presa in carico predisposto dal Comune di residenza, volto al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all'inclusione sociale. L'adesione deve intervenire entro 60 giorni dalla comunicazione dell'avvenuto accreditamento del contributo economico relativo al 1° bimestre.
Successivamente il Comune provvederà ad inoltrare la richiesta all'Inps utilizzando le modalità telematiche e il tracciato dei flussi informativi (formato xsd) anch'essi approvati dal citato messaggio, ai fini della verifica automatica delle condizioni previste dal decreto e della conseguente disposizione dei benefici economici, che saranno erogati dal Gestore del servizio attraverso una Carta precaricata.

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