Adempimenti

Individuati i settori con disparità uomo-donna

di Massimo Braghin

Con decreto del 13 ottobre 2015, il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell'Economia, individua, per l'anno 2016, i settori e le professioni che si contraddistinguono per avere un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna. Il riferimento è alla media annua relativa all'anno 2014, determinata dalle elaborazioni Istat.
All'individuazione di tali settori e professioni si deve provvedere, con riferimento all'anno successivo, entro il 31 dicembre dell'anno precedente, con decreto.
Allegate al decreto ministeriale, quindi, vengono riportate due tabelle: tabella A relativa ai settori e tabella B relativa alle professioni. Per inciso, il tasso di disparità medio per l'anno 2014 è stato rilevato in misura pari al 9,3%.
L'importanza di tale decreto si sostanzia nella circostanza che, relativamente al settore privato, e solo per questo, nei settori e nelle professioni in cui il tasso di disparità uomo-donna supera di almeno il 25% il tasso medio di disparità uomo-donna, è riconosciuta la concessione di incentivi all'assunzione, previsti, nello specifico, dalla legge 92/2012.
Infatti, l’articolo 4, comma 11, della legge 92/2012 dispone la riduzione del 50% dei contributi previdenziali dovuti all’Inps dai datori di lavoro, in relazione ad assunzioni, con contratto di lavoro subordinato, a partire dal 2013, delle previste categorie. La durata di tali agevolazioni varia, a seconda della tipologia di contratto di lavoro: in caso di assunzione a tempo indeterminato la riduzione spetta per 18 mesi; in caso di assunzione a tempo determinato la riduzione spetta fino a 12 mesi; infine, se il rapporto viene trasformato a tempo indeterminato la riduzione è riconosciuta per complessivi 18 mesi.
Il riferimento è sempre al concetto di lavoratore svantaggiato, categoria in cui rientrano anche i soggetti occupati in professioni o settori caratterizzati dal tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato.
Non si può inoltre prescindere dal richiamo del Regolamento UE n. 800/2008, che fa riferimento all'erogazione degli incentivi in caso di assunzione di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti provenienti da fondi strutturali dell'UE, o residenti in determinate aree, considerate svantaggiate, di cui all'art. 2 del medesimo regolamento.
L'erogazione degli incentivi alle assunzioni, in generale, è subordinata al rispetto delle seguenti condizioni:
- adempimento degli obblighi contributivi;
- osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
- rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
- applicazione dei principi stabiliti dall'articolo 4, commi 12, 13 e 15, della legge 92/2012.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©