Adempimenti

Alluvione: il Governo prevede la sospensione dei versamenti tributari

di Matteo Ferraris

Il Governo, con un comunicato stampa del 15 ottobre, annuncia che, in seguito alle calamità alluvionali che hanno colpito molte zone del Paese, e tutt'ora in corso, è stato chiesto al Ministro dell'Economia e delle Finanze di disporre il differimento dei termini del versamento dei tributi statali nelle zone interessate nelle regioni Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia.
La prima considerazione rileva una carenza: la misura lascia immutate le scadenze rispetto ai contributi e ai tributi non statali (il 16 ottobre è in scadenza il versamento relativo alla Tasi, ad esempio).
Probabilmente ciò deriva da molteplici ragioni tecniche che, però, non sono in grado di dare risposta a una semplice quanto evidente situazione: chi è impegnato in mezzo al fango, chi ha difficoltà a ripristinare anche solo la corrente elettrica non è in una situazione tale da poter pensare all'ordinaria serie di adempimenti tipici del nostro complicato sistema.
Le distinzioni tecniche, allora, non sono ciò che serve alle imprese e ai professionisti attivi nelle aree colpite da fenomeni atmosferici, straordinari per intensità e violenza. Se questo è il contesto, la rapidità della risposta deve accompagnare la semplicità di una soluzione ispirata ad un principio essenziale: in casi straordinari si forniscono risposte e soluzioni straordinarie.
Da oltre vent'anni, infatti, si tenta invano di formulare una norma quadro che consenta a cittadini, istituzioni, imprese e professionisti di sapere cosa fare durante e dopo la fase acuta prima del ritorno alla normalità, obiettivo primario per tutti coloro che sono coinvolti in un evento così devastante.
In occasione della grande alluvione del Piemonte di cui, a breve, ricorre il ventesimo anniversario, vennero formulate norme organiche (cfr. art. 6 e 7, D.L. n. 646/94) emulate in successivi provvedimenti emergenziali ma sempre trattando isolatamente la singola calamità a cui venivano applicati. E' così che, negli anni, si sono succedute norme specifiche per la Versilia, per il sisma in Umbria e nelle Marche, per il sisma nel basso Molise e nella provincia di Foggia, il “decreto Soverato”, il provvedimento per l'Aquila sino alle costanti alluvioni del nord, della Sardegna e della Liguria, in particolare.
In questi lunghi anni i provvedimenti sono degradati dal livello normativo primario, anche in forma di decretazione d'urgenza, al livello di decreti, prima, e ordinanze, poi, del Presidente del Consiglio che normalmente esitavano conseguenze da scongiurarsi nella gestione del post evento: l'incertezza.
Oggi, pur apprezzando la rapidità della reazione e constatando che l'elenco non è definitivo – come rilevato nello stesso comunicato – riscontriamo che il Governo ha indicato di sospendere il versamento dell'iva e delle ritenute ma avrebbe confermato il versamento della Tasi e dei contributi in scadenza.
Nell'epoca del “copia e incolla” sarebbe stato, invece, agevole adottare un decreto legge e riscrivere in un articolo unico i testi desumibili da pregresse norme come gli articoli 6 e 7 del D.L. n. 646/94 che in modo semplice identificavano gli aventi diritto, sospendendo “i termini relativi agli adempimenti ed ai versamenti tributari nonché ai connessi adempimenti civilistici ed amministrativi,” oltre al “ pagamento dei contributi di previdenza, assistenza sociale e dei contributi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, ivi compresa la quota di contributi a carico dei lavoratori dipendenti ancorché mensilmente trattenute agli stessi lavoratori dipendenti.”
Posto che un decreto legge dovrà essere necessariamente emanato, auspichiamo che ciò possa essere fatto in un prossimo provvedimento capace di fornire risposte agli operatori che sono colpiti anche in queste ore dall'evoluzione del fronte calamitoso. Con particolare riferimento ai debiti relativi ai contributi dovuti agli enti previdenziali siamo fiduciosi anche in considerazione di analoghi e recenti precedenti (si veda da ultimo l'articolo 3, comma 2, lettera a) del D.L. n. 4/2014 e la circolare Inps n. 58/2014).
Il decreto adottato dal Consiglio dei Ministri individua i comuni nei quali, dal 16 ottobre, i cittadini e le imprese potranno rinviare i pagamenti di imposte e tributi statali (Iva e altro), da effettuare entro la fine dell'anno.
Il comunicato stampa, come accennato, anticipa che si tratta di un primo elenco, in fase di aggiornamento com'è prassi in simili situazioni naturalmente evolutive.

LIGURIA
La città di Genova. Seguirà l'elenco degli altri comuni.

VENETO
Provincia di Padova: Monselice, Este, Baone, Arquà Petrarca, Due Carrare, Maserà, Montegrotto Terme, Abano Terme, Padova, Albignasego, Urbana, Megliadino San Vitale, Megliadino San Fidenzio, Ponso, Montagnana, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Piacenza D'Adige, Carceri, Santa Margherita D'Adige, Casale Di Scodosia, Pernumia, Casalserugo, Battaglia Terme, Cartura, Lozzo Atestino, Merlara. Provincia di Rovigo: Melara, Occhiobello, Fiesso Umbertiano, Stienta, Bergantino. Provincia di Verona: Bardiolino, Castagnaro, Legnago, Terrazzo, Caprino Veronese, Costermano, Valdadige, San Pietro in Cariano.

PIEMONTE
Provincia di Alessandria: Albera Ligure, Alessandria, Arquata Scrivia, Avolasca, Belforte, Borghetto di Borbera, Bosio, Brignano Frascata, Carrega Ligure, Casaleggio Boiro, Casasco, Cassano Spinola, Cassine, Cassinelle, Castelletto d'Orba, Castelnuovo Scrivia, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Francavilla Bisio, Garbagna, Gavazzana, Gavi, Grondona, Lerma, Novi Ligure, Paderna, Parodi Ligure, Pozzolo Formigaro, San Sebastiano Curone, Sarezzano, Sardigliano, Serravalle Scrivia, Stazzano, Tortona, Vignole Borbera, Viguzzolo, Villaromagnano, Villarvernia.
Provincia di Verbania: Valstrona.

FRIULI VENEZIA GIULIA
Trieste, Muggia (Ts).

EMILIA ROMAGNA
Provincia di Parma: Bedonia, Berceto, Calestano, Collecchio, Compiano, Corniglio, Felino, Fornovo Taro, Langhirano, Lesignano de Bagni, Parma, Sala Baganza, Terenzo.
Provincia di Piacenza: Bettola, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Ottone.

TOSCANA
Provincia di Grosseto: Manciano, Orbetello, Capalbio, Follonica, Scarlino, Sorano.
Provincia di Pisa: Bientina, Buti, Calcinaia, Castelfranco di Sotto, Pontedera, Santa Maria a Monte, Vicopisano, Volterra.
Provincia di Pistoia: Larciano, Serravalle Pistoiese.
Provincia di Livorno: Piombino.

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