Adempimenti

Agenzia unica per i controlli, occasione da non perdere

di Nevio Bianchi

Bisognerà attendere il decreto delegato per sapere se il progetto di realizzazione e di semplificazione dell'attività ispettiva sarà realizzato attraverso la costituzione di una "agenzia unica per le ispezioni del lavoro ", come da tutti auspicato, oppure lasciando invariate tutte le strutture esistenti e introducendo non precisate misure di coordinamento. Contrariamente a quanto aveva affermato infatti il ministro del Lavoro Giuliano Poletti nel mese di giugno all'assemblea della Confesercenti, quando non erano previste alternative all'Agenzia unica, l'emendamento introdotto al testo della legge delega (articolo 4 lettera h) lascia aperte le due strade e la scelta sarà effettuata al momento di scrivere il decreto delegato.

Non c'è dubbio che, in particolare per le aziende e per i consulenti del lavoro , la soluzione di gran lunga preferibile è quella della Agenzia unica, la sola in grado di evitare le forti penalizzazioni e disguidi che provoca il sistema vigente.

Attualmente, infatti, le funzioni di vigilanza sul rapporto di lavoro subordinato e parasubordinato sono svolte dall'ispettorato del lavoro, dall'Inps, dall'Inail, dalla Guardia di finanza, dalle Asl. A questo si aggiunga che il controllo sulla sicurezza e sulla salute sui luoghi di lavoro sono di competenza delle Regioni e viene esercitato gli ispettori delle Asl, i quali, nella interpretazione delle norme si rifanno a principi interpretativi regionali, spesso difformi da un territorio all'altro.

Ci dovrebbe essere un coordinamento, previsto tra l'altro dall'articolo 10 del decreto legislativo 124/2004 , che prevede l'obbligo per il ministero del Lavoro di istituire una banca dati telematica contenente le informazioni relative ai datori di lavoro ispezionati, sia l'obbligo, per le diverse amministrazioni interessate, di comunicarsi reciprocamente i dati dei soggetti ispezionati. Ma è rimasto quasi tutto sulla carta, e, come aveva detto lo stesso ministro quando ha annunciato l'emendamento, è possibile per un'impresa che nel giro di pochi giorni si susseguono ispezioni del ministero del Lavoro, Inps, Inail, magari quella del fisco. Per questo l'idea di riproporre un nuovo coordinamento e lasciare le strutture come sono preoccupa le aziende.

Con un unico ente di vigilanza ispettivo almeno questo rischio dovrebbe essere scongiurato: l'ispezione , quando sarà effettuata, sarà completa perché riguarderà tutti gli aspetti, dall'osservanza delle disposizioni che regolano il rapporto di lavoro, agli obblighi contributivi e previdenziali, a quelli assicurativi. Una volta terminata, l'azienda non dovrebbe temere altri accertamenti nel breve periodo. Anche per l'organo ispettivo ne possono derivare effetti positivi: un'unica banca dati e una corretta programmazione potranno evitare sovrapposizioni inutili e dispersione di forze ed energie.

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