Previdenza

Ape sociale anche se l’azienda cessa l’attività

di Matteo Prioschi

Compatibilità con il reddito di cittadinanza ma non con quello di emergenza e l'Iscro. Edili agevolati solo se rientrano nei codici ateco indicati nella legge 234/2021. Sono alcuni dei numerosi chiarimenti relativi all'Ape sociale versione anno 2022 contenuti nella circolare Inps 62/2022.

La legge di Bilancio 2022 ha prorogato di un anno la prestazione assistenziale di accompagnamento alla pensione, modificandone al contempo alcuni aspetti. L'istituto di previdenza già da gennaio aveva consentito la presentazione delle domande relative a quest'anno, ma la circolare con gli aggiornamenti delle regole è stata pubblicata solo ieri.

Il documento chiarisce innanzitutto che chi aveva perfezionato i requisiti negli anni precedenti, ma non ha presentato domanda di verifica degli stessi, o è decaduto dal trattamento può ripresentare domanda quest'anno, però tenendo conto delle nuove regole. In compenso chi ottiene la certificazione del diritto potrà presentare domanda anche dopo la nuova scadenza, cioè oltre il 2022.

Operativa dallo scorso 1° gennaio la nuova regola relativa ai disoccupati, che possono accedere all'Ape senza che siano trascorsi almeno tre mesi dalla conclusione degli ammortizzatori sociali. Chi da quella data è nella condizione di disoccupato può presentare domanda. A integrazione di quanto già indicato con le precedenti circolari, Inps precisa che rientrano tra i disoccupati le persone licenziate durante o al termine del periodo di prova o a seguito della cessazione dell'attività aziendale. Inoltre, al paragrafo 9 della circolare 62/2022, viene spiegato che lo status di disoccupato è compatibile con l'attività lavorativa in quanto è disoccupato chi rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità e non svolge attività lavorativa, oppure lavora ma risulta incapiente. Di conseguenza Inps istruirà le domande di Ape effettuando un riscontro presso i centri per l'impiego.

Quanto al nuovo elenco, ampliato, delle attività gravose che consente di accedere all'Ape sociale con almeno 36 anni di contributi, Inps afferma che dal 2022 non ha più validità quello contenuto nell'allegato A del decreto interministeriale 5 febbraio 2018. Tuttavia chi ha già ottenuto l'Ape non è influenzato dal nuovo elenco. Però, in relazione alle tre categorie di attività gravose per le quali il requisito di anzianità contributiva è ridotto a 32 anni, Inps da una parte conferma i codici Ateco indicati nella legge 234/2021 per ceramisti e conduttori di impianti per ceramica terracotta, dall'altra per gli edili afferma che la riduzione del requisito si applica a chi ha il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili e affini nell'ambito dei codici Istat presenti nell'allegato 3 alla legge di Bilancio 2022. Ma tale allegato non individua il settore edile. L'unico codice ad esso vicino è l'8.4 riguardante “professioni non qualificate nella manifattura, nell'estrazione di minerali e nelle costruzioni”. Altrimenti, secondo la lettura dell'Inps, accedono a 32 anni i lavoratori che hanno contratto edile seppur in un settore caratterizzato da un codice Ateco elencato nell'allegato (tra cui ad esempio artigiani, operai specializzati, agricoltori).

Nuove indicazioni sulla compatibilità rispetto ad altre prestazioni. L'Ape sociale è compatibile con il reddito di cittadinanza, anche se la prima incide sul reddito familiare e sull'Isee quali requisiti per il Rdc. Non è invece compatibile con il reddito di emergenza e, qualora le due prestazioni siano state erogate contemporaneamente, il Rem verrà recuperato dall'Inps, mentre le mensilità ancora da pagare non saranno erogate.Stessa cosa per l'Iscro, l'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa prevista dalla legge 178/2020 in favore dei liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps.

Invariate rispetto agli altri anni le scadenze per la presentazione delle domande di riconoscimento dei requisiti di accesso all'Ape: entro il 31 marzo, il 15 luglio e il 30 novembre, con risposta dell'Inps rispettivamente entro il 30 giugno, il 15 ottobre e il 31 dicembre. Resta valida la raccomandazione di presentare contestualmente le domande di certificazione del diritto e di accesso all'Ape se si è già in possesso dei requisiti, in modo da non perdere delle mensilità. Questo perché l'Ape decorre dal primo giorno seguente la domanda di richiesta della stessa (e non della domanda di certificazione).

Viene poi precisato che fino al 2024 l'Ape sociale sarà erogata fino al raggiungimento dei 67 anni di età, soglia di accesso alla pensione di vecchiaia e ciò anche se in precedenza era stata prevista un'età maggiore, ora ridotta per effetto della minor crescita della speranza di vita a cui è agganciato il requisito per il pensionamento.

Elenco dei codici ateco

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