Previdenza

Via libera dalla Stato Regioni al piano Garanzia occupabilità

di Giorgio Pogliotti

Dopo il via libera di ieri della Conferenza Stato-Regioni al decreto interministeriale Lavoro-Mef, scatta il conto alla rovescia per l’operatività del programma di politiche attive del lavoro Garanzia occupabilità dei lavoratori (Gol): dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ciascuna regione avrà 60 giorni per adottare un piano regionale e nei successivi 30 giorni Anpal dovrà validare i singoli piani regionali, che dovranno risultare coerenti con le indicazioni del decreto. In caso di criticità, Anpal attiverà interventi di tutoraggio, fermi restando i poteri sostitutivi.

Per accelerare i tempi, il commissario di Anpal, Raffaele Tangorra, intende fornire un supporto in itinere alle regioni in difficoltà, già in fase di elaborazione del piano regionale.

Il decreto contiene i criteri di riparto della prima quota di risorse, pari ad 880 milioni, dei complessivi 4,9 miliardi messi a disposizione dal Pnrr e React-Ue.

La platea coinvolta comprende beneficiari di Cig, Naspi, Disc-Coll, reddito cittadinanza, lavoratori fragili o vulnerabili, giovani Neet, donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori over 55 anni, disoccupati di lunga durata e woorking poor. Sono previsti cinque percorsi di politica attiva: il primo è di reinserimento occupazionale per quanti risultano essere più vicini al mercato del lavoro e più facilmente occupabili.

Il secondo percorso “di aggiornamento” (upskilling), prevede interventi formativi di breve durata e dal contenuto professionalizzante per adeguare le competenze.

Per chi è più distante dal lavoro c’è il percorso di “riqualificazione” (reskilling), con una più robusta attività di formazione. Per i bisogni complessi, va attivata la rete dei servizi territoriali, come già avviene per il reddito di cittadinanza, con un percorso di “lavoro e inclusione”, coinvolgendo servizi del territorio, educativi, sociali, sanitari, di conciliazione. Il quinto percorso è “di ricollocazione collettiva”, e sarà specifico per le situazioni di crisi aziendali.

«Realizziamo un tassello importante del Pnrr anticipando i tempi (fine anno) previsti dal piano presentato a Bruxelles e approvato dal Parlamento», commenta il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

La coordinatrice degli assessori regionali del lavoro, Alessandra Nardini, spiega che «questo primo riparto tiene conto di tutte le componenti del mercato del lavoro» (numero di occupati, di disoccupati, di percettori di Naspi e reddito di cittadinanza), per le annualità successive «i riparti sono effettuati sulla base della capacità dei sistemi di prendere in carico i destinatari e attuare misure nei loro confronti».

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