Previdenza

Ingegneri e architetti ora possono avere il credito pro soluto

di Matteo Prioschi

Arriva il credito pro soluto per architetti e ingegneri, che potranno cedere gli importi certificati vantati presso la pubblica amministrazione e incassare liquidità. La novità è firmata da Inarcassa, che offre il servizio, chiamato Vitruvio, tramite una convenzione con Cfn, società indipendente di consulenza di corporate finance, e Officine Cst, operatore italiano del settore della gestione e recupero crediti.

Il servizio lanciato ieri è fruibile dagli iscritti a Inarcassa, ma anche da architetti e ingegneri titolari di partita Iva (che lavorano come dipendenti e svolgono anche attività libero professionale) e dalle società.

Per l’importo da cedere si deve innanzitutto ottenere la certificazione sulla piattaforma dei crediti commerciali del ministero dell’Economia. Quindi ci si può rivolgere al servizio attivato da Inarcassa, tramite il sito http://vitruvio.crediticertificati.it per ottenere una quotazione che si può accettare o rifiutare.

Non tutto l’importo del credito viene riconosciuto al creditore, in quanto viene applicato uno sconto che varia in relazione ai tempi di pagamento previsti dalla pubblica amministrazione e alla qualità del debitore. «Su ogni credito - spiega Fabio Cappon, presidente di Cfn - occorrerà fare un’analisi di merito per valutare la rischiosità e offrire la soluzione più vantaggiosa e conveniente». Il tasso di sconto medio dovrebbe oscillare tra il 4 e il 6%, ma i valori estremi possono essere più alti proprio in funzione di qualità e tempi del credito.

Ciò significa che il professionista incasserà tra il 4 e il 6% in meno del credito vantato presso la Pa. A fronte di ciò, però, il rischio di recuperare l’importo passa all’acquirente e non ci sono altri costi aggiuntivi. Inoltre, in caso di irregolarità contributiva nei confronti di Inarcassa, c’è la possibilità di utilizzare la cessione del credito per sanare la posizione, con pagamento di quanto riconosciuto direttamente a Inarcassa, invece che al professionista.

Soddisfazione per l’avvio del servizio è stata espressa dal presidente della Cassa di previdenza di ingegneri e architetti, Giuseppe Santoro: «un modello unico nel suo genere, che coniuga lavoro e previdenza con tecnologie innovative».

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