Previdenza

Garanzia Giovani rilancia con apprendistato e Its

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

Il rilancio di apprendistato e Istituti tecnici superiori per accrescere le competenze, soprattutto al Sud. Il ri-finanziamento con 100 milioni dell’incentivo Occupazione ai giovani Neet (che non studiano, non si formano né lavorano). Accanto al sostegno verso i “sani” tirocini extra-curriculari (l’indennità mensile potrebbe scendere dagli attuali 500 euro a 300 euro al mese, l’eventuale differenza sarebbe a carico della struttura ospitante).

Sono le tre leve principali della “fase 2” di Garanzia giovani, il programma europeo lanciato nel 2015 per contrastare la disoccupazione giovanile, che può contare, fino al 2020, su ulteriori 1,27 miliardi di euro.

Nel tracciare il bilancio della “fase 1” il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha evidenziato che al 31 dicembre 2017 risultano occupati a vario titolo in 359.348, a fronte di 1,2 milioni di under 29 anni Neet registrati nelle liste, di cui 982.589 presi in carico dai servizi per l’impiego.

L’incentivo occupazione, che consiste nello sgravio totale fino a 8.060 euro l’anno per 12 mesi di durata, scatterà nel 2018 esclusivamente in due casi: per la firma di un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante (rispetto al 2017 non è più agevolata l’assunzione di un Neet con rapporto a termine di durata superiore ai 6 mesi).

Novità anche sul fronte “tirocini extra-curriculari”. A livello nazionale il tasso di inserimento a sei mesi dalla fine del periodo di “stage” è pari al 39,1 per cento. Nel programma Garanzia Giovani sale al 63% la percentuale di chi ha poi avuto almeno un rapporto di lavoro successivamente alla conclusione del tirocinio.

Il ministro Poletti vede il bicchiere mezzo pieno e invita a «rivedere le critiche alla luce di questi risultati». Per il presidente di Anpal, Maurizio Del Conte, «oltre all’attivazione dei Neet si cominciano a vedere anche i primi risultati occupazionali». Resta critica la Cgil: «Non riteniamo che sia stato inferto un colpo mortale ai Neet italiani - commenta Tania Scacchetti -, nei centri per l’impiego sono stati registrati 930mila giovani, e solo 145mila sono stati avviati ad un lavoro, per di più precario con un’occupazione della durata anche di un mese».

Tra le misure che saranno rifinanziate con i nuovi 1,27 miliardi, ci saranno «le misure di accompagnamento al lavoro e l’apprendistato, con una specifica attenzione nel Mezzogiorno - spiega il dg di Anpal, Salvatore Pirrone-. Quanto ai tirocini extra-curriculari, stiamo ragionando anche su indici di rischio per aiutare gli ispettori a prevenire possibili abusi».

Confermata, come anticipato sul Sole di ieri, la messa a regime dell’assegno di ricollocazione che partirà dal 3 aprile: per quest’anno ci sono a disposizione 200 milioni, si arriva a 346 milioni nel prossimo triennio.

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