Previdenza

Più facile avere i contributi per la pensione a 64 anni

di Antonello Orlando

Ieri l’Inps ha diramato la circolare 180/2017 che interviene per la terza volta quest’anno sull’accesso a pensione per i sessantaquattrenni, ampliando la tipologia di contributi utili per raggiungere il requisito minimo .

Il requisito anagrafico dei 64 anni di età è aumentato, per uomini e donne, con gli adeguamenti a speranza di vita quindi fino al 2018 incluso servono 64 anni e 7 mesi (si veda anche la scheda). Il tenore letterale della norma ha tuttavia costretto il ministero del Lavoro e l’istituto di previdenza a modificare via via nel tempo l’interpretazione della platea beneficiaria di tale misura di garanzia, riservata ai lavoratori dipendenti del settore privato.

La circolare Inps 196/2016, su input del ministero, ha recepito un indirizzo che configura quali beneficiari della norma i lavoratori che, oltre ai menzionati requisiti anagrafici e contributivi, alla data di entrata in vigore della riforma (28 dicembre 2011) svolgevano attività di lavoro dipendente per datori di lavoro privati.

Per chi non rientrava in questa platea, l’accesso anticipato sarebbe comunque stato garantito a condizione che il requisito contributivo richiesto fosse stato raggiunto con contribuzione accreditata in qualità di dipendenti del settore privato.

Tale ultimo requisito ha richiesto un chiarimento dell’Inps (messaggio 2054/2017) che aveva escluso dalla contribuzione richiesta, per chi non si fosse trovato nella condizione di dipendente privato al 28 dicembre 2011, gli accrediti figurativi come la maternità al di fuori del rapporto di lavoro o il trattamento di disoccupazione per alcune categorie di agricoli.

Anche in considerazione delle risorse ancora disponibili per questo accesso anticipato alla pensione, ministero del Lavoro e Inps con la circolare 180/2017 hanno modificato il precedente orientamento, considerando ora utili anche i periodi di contribuzione volontaria, figurativa per eventi fuori dal rapporto di lavoro, e da riscatto.

Inps istruirà le domande di pensione anticipata non ancora evase alla luce dei nuovi criteri senza bisogno di ulteriore input; per chi aveva visto respinta la propria richiesta, la sarà riesaminata su istanza dell’interessato entro i termini di decadenza triennale con riconoscimento dei ratei pregressi.

La deroga

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