Previdenza

L’ottimizzazione dei servizi Inps parte dal Cassetto bidirezionale

di Giuseppe Maccarone

Il 9° Congresso nazionale dei consulenti del lavoro , che si è concluso sabato scorso sabato 29 aprile al Teatro Augusteo di Napoli, potrebbe segnare una tappa importante nell’evoluzione dei rapporti tra i professionisti e l’ Inps .

Questo quanto emerge da un intervento del responsabile della nuova Direzione servizi agli utenti dell’istituto, Antonio Pone. Le parole pronunciate dal dirigente, in rappresentanza dell’Inps, sembrano andare verso questa direzione e inducono a una visione più rosea dei futuri rapporti, dopo qualche criticità sviluppatasi per lo più a livello locale.

Attualmente, dopo l’importante riforma telematica che, alcuni anni fa, ha interessato l’istituto di previdenza, esiste un solo collegamento tra l’Inps e il “cliente” azienda/professionista, rappresentato dal “ cassetto bidirezionale ” (CB) che, spesso, viene presidiato a fatica.

A questo canale si affianca la possibilità di fissare un incontro tramite l’ agenda appuntamenti , la quale, tuttavia, il più delle volte offre disponibilità molto lontane, ovvero inesistenti.

Talora le risposte al CB da parte dell’Inps sono laconiche e, pur in caso di accoglimento delle eccezioni, a distanza di poco tempo la criticità si ripropone.

L’importanza della gestione del Cassetto bidirezionale è di tutta evidenza in quanto dalla stessa può anche dipendere il blocco del Documento unico di regolarità contributiva (Durc).

Non di rado, alcune anomalie segnalate dall’Inps possono essere rimosse semplicemente producendo documentazione mancante o non acquisita. Se, tuttavia, dopo l’invio di quanto richiesto tramite il CB, segue un periodo di inattività della Sede, la posizione dell’azienda degenera, la stessa diviene inadempiente e non può ottenere il Durc, pur in assenza di effettive cause ostative. La gestione non ottimale del CB vanifica la logica che sta alla base del preventivo avviso di rettifica.

Il protocollo illustrato prevede che il consulente riceva prima un preavviso della futura nota di rettifica, offrendo – così - la possibilità di sanare la posizione con anticipo, al fine di evitare l’emissione della nota di rettifica definiva. Non di rado avviene che il consulente invii la documentazione tesa a rimuovere l’anomalia, ma il ritardo nella gestione del CB, ne annulla gli effetti e la nota di rettifica viene, comunque, emessa. Peraltro, proprio ieri l’Inps con il messaggio 1842/17 ha implementato la gestione delle note di rettifica prevedendo che al momento della loro emissione venga inviata automaticamente un’informativa agli indirizzi di posta elettronica degli intermediari.

Da qualche tempo l’Inps, avendo assorbito l’Enpals, è chiamato a gestire il rilascio del certificato di agibilità necessario, alle aziende del settore, per ammettere al lavoro alcuni tipi di maestranze. Anche in questo ambito, la celere gestione del CB diviene fondamentale per rimuovere gli ostacoli e per evitare al datore di lavoro di incorrere in pesanti sanzioni.

Guardando al futuro in chiave ottimistica, si può affermare che quanto sin qui rappresentato fa parte del passato. Per migliorare la qualità e il livello delle proprie attività, l’Inps ha deciso di schierare ai nastri di partenza dei nuovi servizi. Iniziano a delinearsi, così, i primi effetti dell’innovato assetto organizzativo dell’istituto di previdenza, avviato da pochi mesi. La neonata Direzione centrale dei servizi all’utenza - che ha tra i suoi obiettivi quello di assicurare l’integrazione e la qualificazione delle relazioni con i clienti, in particolare con Patronati, Caf e Consulenti e di monitorare la qualità dei servizi erogati con i partner istituzionali - si presenta illustrando un pacchetto di misure e di interventi che verranno messi a disposizione dei Consulenti del Lavoro (si veda il Sole 24 ore di domenica 30 aprile scorso). Lo scopo è quello di migliorare la gestione del CB, di perfezionare l’esaustività e la qualità delle risposte, di dare rilancio all'agenda appuntamenti.

Nell’auspicare la realizzazione di tali principi, vale la pena di evidenziare che spesso una più attenta organizzazione, nonché una tempestiva e più accurata interazione, possono contribuire a risolvere problemi connessi a carenza di personale.

Misure e interventi dell'Inps per i consulenti del lavoro

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