Previdenza

Per l’Ape sociale graduatoria di accesso in base all’età

di Matteo Prioschi

Accesso all’Ape sociale in base all’età: questa l’indicazione fornita ieri dai tecnici del ministero del Lavoro coinvolti nella rifinitura dei decreti che renderanno operativo l’anticipo pensionistico introdotto dalla legge di bilancio 2017.

Dopo le indiscrezioni emerse la settimana scorsa (si veda il Sole 24 Ore del 24 marzo) sulla doppia finestra per la presentazione delle domande, ora arriva quella sul criterio di selezione tra tutti i lavoratori che faranno domanda avendone i requisiti. A fronte dei 300 milioni di euro messi a bilancio per la copertura dell’intervento nel 2017, il governo sta già pensando a come far fronte a un eccesso di richieste con conseguenza esaurimento dei fondi. In autunno il team economico di palazzo Chigi, allora guidato da Tommaso Nannicini, aveva stimato in 35mila persone la platea potenziale per quest’anno.

In effetti già con la legge di bilancio è stato stabilito che, in caso di domande in eccesso rispetto alle risorse, la decorrenza dell’Ape venga differita, con criteri di priorità in ragione della maturazione dei requisiti da individuare con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri e, a parità degli stessi, in ragione della data di presentazione della domanda.

L’accesso all’Ape sociale è previsto per due maxi-categorie di lavoratori con almeno 63 anni di età. I primi devono avere almeno 30 di contributi e devono trovarsi in una di queste situazioni:

essere senza impiego e aver esaurito gli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi;

prendersi cura, da almeno sei mesi, del coniuge o di un familiare di primo grado con handicap grave;

avere una riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%, accertata dalle commissioni per l’invalidità civile.

La seconda maxi categoria include lavoratori con almeno 36 anni di contributi e che svolgono da almeno sei anni, incluso il momento della domanda, una delle undici attività individuate come pesanti (tra cui muratori, maestre d’asilo, facchini, conciatori di pelli...).

Su questo secondo fronte potrebbero essere concordate delle modifiche, in particolare per ampliare l’arco di riferimento in cui calcolare i sei anni richiesti. Per quanto riguarda le categorie del primo gruppo, invece, potrebbero essere inclusi, a determinate condizioni, lavoratori che hanno concluso un contratto a termine.

L’Ape sociale garantisce un importo pari alla futura pensione, senza costi per il beneficiario fino a un importo di 1.500 euro lordi mensili. L’eventuale quota eccedente sarà a carico dell’interessato.

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