Previdenza

Quattordicesima, si allarga la platea degli aventi diritto

di Fa.V.

Dal 2017 viene estesa la platea dei potenziali beneficiari della somma aggiuntiva di pensione nota anche come quattordicesima .

L’erogazione è collegata a determinate condizioni reddituali personali, a favore dei pensionati ultrasessantaquattrenni titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria.

La somma aggiuntiva, erogata a luglio , è determinata in funzione dell’ anzianità contributiva complessiva accreditata nella gestione di appartenenza a carico della quale è liquidato il trattamento principale. Per le pensioni liquidate in regime internazionale si tiene conto solo della contribuzione italiana.

Si deve tener conto del reddito complessivo individuale. Fino al 2016 la quattordicesima spettava solo a coloro che possedevano un reddito non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo a carico dell’Ago (9.786,86 euro annui lordi per il 2016), mentre dal 2017 viene estesa anche a coloro che rientrano in un reddito fino a due volte il predetto trattamento minimo.

Inoltre la somma cresce in funzione degli anni di contribuzione. Per i pensionati che possiedono redditi fino a 9.786,86 euro annui lordi, con 15 anni di contribuzione (18 per i lavoratori autonomi) dal 2017 spetteranno 437 euro all’anno, mentre se l’anzianità contributiva è compresa tra i 16 e i 25 anni (tra 19 e 28 per gli autonomi) l’assegno aumenta a 546 euro. Per anzianità contributive superiori l’aumento è di 655 euro. I pensionati con reddito superiore e comunque entro i 13.049,14 euro annui lordi – che fino al 2016 non hanno goduto di alcuna quota aggiuntiva – avranno diritto a 336 euro se possono vantare fino a 15 anni di contribuzione (18 per gli autonomi), 420 euro se hanno tra 16 e 25 anni di contribuzione (tra 19 e 28 per gli autonomi) e 504 euro per anzianità contributive superiori. Nel caso in cui il reddito dovesse risultare superiore ai valori soglia ma inferiore a tali limiti incrementati della somma aggiuntiva, l’importo della quattordicesima è comunque attribuito fino a concorrenza dei predetti limiti maggiorati.

L’aumento della platea dei beneficiari dovrebbe riguardare circa 1,25 milioni di pensionati che godono di una pensione compresa tra 1,5 e 2 volte il minimo Inps, i quali si vanno ad aggiungere agli altri 2 milioni di pensionati con reddito al di sotto di 1,5 volte il trattamento minimo.

Il reddito da prendere a riferimento è quello dell’anno in corso nel caso di prima erogazione, compreso coloro che non hanno mai percepito la somma aggiuntiva. Negli altri casi si fa riferimento al reddito dell’anno precedente. Ne deriva che l’erogazione è effettuata in via provvisoria e l'effettivo diritto sarà verificato sulla base della dichiarazione dei redditi definitiva.

Dal 2017 viene ampliata la detrazione fiscale spettante ai pensionati di età inferiore a 75 anni, così da garantire un reddito privo di tassazione se non superiore a 8.125 euro annuo. Il beneficio medio annuo per i circa sei milioni di pensionati si attesa sui 45 euro, con una punta di 74 euro nei confronti dei pensionati con reddito da pensione compreso tra i 7.750 e i 15.000 euro annui lordi.

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