Previdenza

Esodo di lavoratori anziani: contribuzione correlata e fideiussione

di Pietro Gremigni

In presenza di processi di esodo di lavoratori prossimi alla pensione in base alla legge 92/2012, nell'ipotesi in cui il lavoratore in esubero abbia prestato attività lavorativa presso il datore di lavoro per un periodo inferiore a quattro anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro, occorrerà segnalare la criticità all'Inps, che provvederà a determinare il valore della contribuzione correlata da versare durante il periodo di esodo prima del pensionamento.
Col messaggio 4095 del 12 ottobre 2016 l'Inps dà questo importante chiarimento ai fini della quantificazione della contribuzione correlata a carico del datore di lavoro esodante, e anche per individuare l'importo da indicare sulla fideiussione bancaria che dovrà garantire l'operazione.

Esodo di lavoratori anziani - Vediamo brevemente di ricapitolare l'ambito di applicazione di questa norma, che costituisce una sorta di prepensionamento.
L'articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92 del 28 giugno 2012, prevede la possibilità, nei casi di eccedenza di personale, di stipulare accordi tra i datori di lavoro che impieghino mediamente più di 15 dipendenti e le organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello aziendale, al fine di incentivare l'esodo dei lavoratori prossimi al trattamento di pensione, ossia a quelli cui manchino non più di 4 anni per la pensione di vecchiaia o anticipata.
Ai predetti lavoratori spetta, durante il periodo di pagamento dell'assegno la cui provvista è anticipata all'Inps dal datore di lavoro, fino alla maturazione della pensione, l'accredito della contribuzione correlata a carico sempre del datore di lavoro. A decorrere dal 1° maggio 2015 la contribuzione correlata deve essere rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il numero 4,33, in applicazione delle nuove regole per calcolare l'indennità Naspi.

Fideiussione - La legge prevede che per accedere alla suddetta prestazione il datore di lavoro presenti all'Istituto una fideiussione bancaria a garanzia dell'adempimento degli obblighi assunti nei confronti dell'Inps medesimo, aventi ad oggetto il versamento anticipato della provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa correlata.

Contribuzione correlata - Come anticipato, il nuovo messaggio evidenzia che alle domande d’accesso alla procedura di esodo presentate a decorrere dal 1° maggio 2015 per la determinazione della misura della contribuzione correlata le disposizioni vigenti prevedono che l'imponibile previdenziale cui fare riferimento è quello dell'ultimo quadriennio. Pertanto, quando il lavoratore ha prestato attività lavorativa presso il datore di lavoro esodante per un periodo inferiore, il datore di lavoro dovrà segnalarlo all'Inps per consentirgli di determinare il valore della contribuzione correlata e della relativa retribuzione ai fini della predisposizione della fideiussione.
L'importo della contribuzione correlata dovrà essere incrementato di una parte variabile fino al 15% in base alle determinazioni dell'Inps. Nel corpo della fideiussione dovrà essere indicato, quindi, espressamente (in cifre e numeri), oltre che l'importo relativo alla “parte fissa”, anche l'importo della “parte variabile”.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©