Previdenza

Invariati i minimi retributivi e contributivi Inpgi 2016 rispetto al 2015

di Massimo Braghin

L'Inpgi rende noti i minimali di retribuzione e contribuzione che troveranno applicazione per l'annualità 2016 attraverso la circolare numero 1 del 22 gennaio 2016.

L'Inpgi è l'istituto deputato alla gestione della previdenza dei giornalisti italiani, e, nello specifico, è necessario procedere al pagamento dei contributi in caso di iscrizione all'Albo dei giornalisti (elenco professionisti, elenco pubblicisti e registro praticanti) e di svolgimento di attività lavorativa riconducibile a quella professionale giornalistica.

I soggetti tenuti al versamento contributivo in favore dell'Inpgi, devono, in particolare, provvedere al versamento di:
- contributi obbligatori;
- contributi figurativi;
- contributi volontari;
- contributi di riscatto.

Considerato che l'indice annuale di variazione dei prezzi al consumo comunicato dall'Istat è variato, rispetto all'anno precedente, nella misura del -0,1%, l'Inpgi ha ritenuto di non procedere a variazioni in ambito di minimali di retribuzione e contribuzione, e dunque continuano a trovare applicazione le misure previste per l'anno 2015, ovvero: 47,68 euro giornalieri, pari a 1.240,00 euro mensili.

Di contro, per quello che riguarda la contribuzione aggiuntiva nella misura dell'1% in base all’articolo 3 ter della legge 438/1992, subisce variazione, rispetto all'anno 2015, la fascia retributiva annua oltre la quale scatta l'obbligo di versare la predetta contribuzione aggiuntiva, che è totalmente a carico del dipendente, ovvero: 45.896,00 euro, pari a 3.825,00 euro mensili.

È utile ricordare che l'articolo 3 ter della legge 438/1992 ha stabilito, a decorrere dal 1° gennaio 1993, in favore di tutti i regimi pensionistici dei dipendenti pubblici e privati che prevedano aliquote contributive a carico dei lavoratori inferiori al 10%, un'aliquota aggiuntiva dell' 1% a carico del dipendente, sulle quote di retribuzione eccedenti il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile, che viene determinato annualmente in base agli indici Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Non variano le scadenze di versamento del contributo, che sono sempre mensili.

Non subiscono variazioni, altresì, le aliquote contributive; pertanto, rimangono in vigore quelle stabilite con riferimento all'anno 2015, ovvero:
- Gestione sostitutiva dell'Ago: 25,54% (di cui Ivs pari al 23,28%, e quindi in aumento di un punto percentuale rispetto al 2015;
- Gestione separata: 26,72% in caso di lavoro autonomo; 17% in caso di co.co.co.

Con riferimento agli aspetti fiscali, nel modello Cu 2016 occorre indicare anche i dati contributivi relativi all'Inpgi, nello specifico, all'interno dei “dati previdenziali ed assistenziali”, nella sezione “altri enti”.

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