Previdenza

Totalizzazione estera per chiedere la prosecuzione volontaria

di Pietro Gremigni

Il requisito contributivo utile all'ammissione alla prosecuzione volontaria può essere raggiunto attraverso la totalizzazione dei contributi italiani con quelli esteri maturati in Paesi convenzionati con l'Italia, a condizione che sia fatto valere in Italia almeno un contributo settimanale effettivamente versato.
Questa è la regola generale che l'Inps riafferma col messaggio 1518 del 2 marzo 2015, nel quale l'istituto previdenziale analizza anche la situazione particolare di alcuni stati convenzionati rispetto ai quali si applica un regime in deroga.


Requisito contributivo per i versamenti volontari - Il rilascio dell'autorizzazione ai versamenti volontari è subordinato (Inps, circ. 50/2008), oltre alla cessazione del rapporto di lavoro al ricorrere dei seguenti presupposti assicurativi e contributivi:
- al possesso da parte dell'assicurato di almeno cinque anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati;
- al possesso di almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda, anche attraverso il cumulo di contributi versati in diverse gestioni previdenziali anche sostitutive (ex Enpals) ed esclusive, comprese quelle autonome.
I requisiti richiesti per ottenere l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria devono essere perfezionati con la contribuzione effettiva (obbligatoria, volontaria e da riscatto), escludendo la contribuzione figurativa a qualsiasi titolo accreditata.
Il requisito dei tre anni di contribuzione nel quinquennio precedente la domanda va verificato neutralizzando i periodi espressamente elencati nell'articolo 3 del Dpr 1432/1971 tra cui i periodi di malattia e maternità.


Requisito di 52 settimane - In deroga alla regola generale che richiede l'accredito in Italia di almeno 1 contributo settimanale, in alcune situazioni è necessario avere accreditato in Italia almeno 52 settimane per totalizzare la contribuzione italiana con quella maturata in Australia, Tunisia, Venezuela e Repubblica di San Marino.


Argentina – Col nuovo messaggio l'Inps, rettificando istruzioni precedenti, precisa invece che l'Argentina non rientra tra gli Stati per i quali è richiesto il requisito dei 52 contributi settimanali versati in Italia per poter totalizzare la contribuzione italiana con quella versata all'estero. Pertanto, anche la contribuzione argentina può essere totalizzata con quella italiana, al fine di perfezionare il requisito contributivo, a condizione che risulti versato in Italia almeno 1 contributo settimanale effettivo.


Svezia, Liechtenstein e Svizzera - Per questi stati resta confermata l'abolizione del regime che prevedeva la possibilità di fare valere in Italia la sola contribuzione versata all'estero anche in assenza di contributi versati in Italia.
Pertanto anche per questi tre stati è ammissibile utilizzare i contributi lì versati per maturare i requisiti necessari per potere chiedere la prosecuzione volontaria, purché in Italia risulti accreditato almeno un contributo settimanale.

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