Previdenza

Bisognerà attivarsi per ritrovare un lavoro

L'indennità breve
Per i lavoratori rimasti disoccupati che possono far valere una minore quantità di contributi versati, la legge «Fornero» (92/2012) ha introdotto la mini-Aspi, un trattamento breve che ha sostituito l'indennità di disoccupazione non agricola con requisiti ridotti. Spetta, dal 1° gennaio 2013, ai lavoratori che hanno almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi, a prescindere dall'anzianità assicurativa

L'importo e i requisiti
L'importo della mini-Aspi è pari a quello previsto per l'Aspi. L'indennità breve è calcolata in maniera analoga, ed è versata ogni mese per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione che si possono far valere nell'ultimo anno, detratti i periodi di contribuzione che hanno già dato diritto all'indennità. Se il lavoratore beneficiario della mini-Aspi trova un nuovo lavoro, con contratto subordinato, la mini-Aspi è sospesa d'ufficio in base alle comunicazioni obbligatorie del datore di lavoro. Al termine della sospensione, l'indennità riparte dal periodo in cui era stata interrotta. Fino al 2015, il lavoratore che ha diritto all'Aspi o alla mini-Aspi può chiedere la liquidazione degli importi non ancora percepiti per intraprendere un'attività di lavoro autonomo, avviare una auto-impresa o micro-impresa, o associarsi in cooperativa

Come si finanzia
Come l'Aspi, anche la mini-Aspi è finanziata da contributi versati dai datori di lavoro, in aggiunta ai contributi ordinari. Si tratta dell'addizionale dell'1,4% sui contratti a termine e del «ticket sui licenziamenti»

Come diventerà
Sia per l'Aspi e per la mini Aspi, sia per gli ammortizzatori in costanza di rapporto di lavoro, il DDl delega all'esame del Senato prevede di introdurre meccanismi per incentivare i beneficiari alla ricerca attiva di una nuova occupazione, con percorsi personalizzati e con penalizzazioni per chi si rifiuta

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