Contrattazione

Con Lottomatica gestione flessibile dell’obbiettivo

di Giorgio Pogliotti

Una gestione flessibile della quota del premio di risultato da destinare verso i servizi di welfare aziendale: è una delle caratteristiche dell’accordo del triennio 2017-2019 di Lottomatica, la società del colosso Igt (controllato da De Agostini) concessionario unico del gioco del lotto in Italia e delle lotterie istantanee e differite (Gratta & Vinci).

Per i circa 1.500 dipendenti italiani coinvolti dal rinnovo del premio di risultato avvenuto nella sede di Unindustria, i criteri di riferimento principali sono l’incremento della produttività e della redditività aziendale. L’importo medio va da 3mila ad oltre 4mila euro (a livello di quadro), ma dalla metà del 2018 sarà disponibile una piattaforma web, per consentire ai dipendenti di scegliersi i servizi di welfare contrattuale ai quali destinare una quota del premio di risultato. L’azienda vi aggiunge 50 euro ulteriori, rispetto a quanto già stanziato dal contratto nazionale dei metalmeccanici per il welfare aziendale.

«Abbiamo individuato con i sindacati questo meccanismo innovativo- spiega il direttore del personale di Lottomatica, Alessandro Merlino - che consente una gestione flessibile della quota annuale del premio da destinare per i servizi di welfare. L’obiettivo? È quello di rispondere in maniera più efficiente ai bisogni dei nostri dipendenti». A disposizione dei lavoratori c’è un’ampia offerta di prestazioni di welfare; i voucher possono essere impiegati per i servizi scolastici, per la baby sitter, per il supporto alla formazione. «Il sindacato ha colto i vantaggi di questa soluzione - aggiunge Merlino -. Il dipendente può scegliere di monetizzare il premio beneficiando della tassazione agevolata al 10% oppure optare per il welfare fiscalmente più vantaggioso perchè esentasse».

L’accordo sul premio di risultato è stato accompagnato dal rinnovo del protocollo delle relazione industriali - continua Merlino - per «rinnovare il quadro di regole e definire meglio le aree di competenza, con una divisione chiara tra ciò che compete al tavolo aziendale e al tavolo nazionale», si è deciso inoltre di «avviare un’opera di sistematizzazione dei testi contrattuali aziendali che si erano stratificati nel tempo, in chiave di semplificazione. Il prossimo passo sarà la definizione del testo unico degli accordi aziendali previsto nel 2018, anno in cui debutterà lo smart working, oltre all’ampliamento del ricorso al telelavoro».

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