È quella dei
disegnatori industriali
la professione che tra il 2012 e il 2016 si è rivelata più vincente, ossia in grado di produrre variazioni positive in termini contrattuali.
A dirlo sono i dati sulle assunzioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro (
Cico
) forniti dal ministero del Lavoro ed elaborati dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro nell’indagine intitolata “L’impatto della quarta rivoluzione sulla domanda di professioni”.
La ricerca è stata presentata ieri a Torino con i dati relativi al solo Piemonte nell’ambito della presentazione del
Festival del lavoro 2017
, che si terrà da oggi a sabato 30 settembre al Lingotto Fiere (nella scheda qui sotto, il programma della sala principale). I dati nazionali sull’impatto occupazionale delle nuove professioni verranno invece analizzati nel corso del festival, in cui sono previsti numerosi eventi e dibattiti in contemporanea sul lavoro del futuro. «In questi tre giorni - ha spiegato Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro - discuteremo di occupazione e di interventi necessari alla ripresa dell’economia italiana. Ci soffermeremo soprattutto sul concetto di disoccupazione tecnologica per dimostrare come i lavoratori possono fronteggiare il cambiamento se capaci di riconvertire le loro competenze. Al tempo stesso, lo Stato dovrà creare i presupposti per rendere più moderna l’economia investendo in un piano infrastrutturale strategico per il Paese, mentre le imprese dovranno utilizzare maggiormente le nuove tecnologie».
Il messaggio dei consulenti è chiaro: premesso che il futuro delle professioni e, di conseguenza, del lavoro passa dalla formazione e dalla specializzazione, con l’avvento di “Industria 4.0” può diffondersi il timore di perdere il lavoro perché sostituiti dalla tecnologia; in quest’ambito, la vera sfida non passa dalla difesa del proprio impiego, ma dalla trasformazione delle competenze.
Tornando all’indagine piemontese, detto del primato dei disegnatori industriali (+3.400 unità lavorative), si segnala che al secondo posto fra le professioni vincenti si collocano a pari merito gli analisti e progettisti di software e le professioni sanitarie riabilitative, che nel quinquennio hanno registrato un aumento dell’occupazione di 1.700 unità di lavoro.
Il programma dell'Auditorium
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