Contrattazione

Valmex cresce e stabilizza i lavoratori precari

di Michele Romano

Ventidue assunzioni a tempo indeterminato entro il 2018 nelle nuove linee produttive, flessibilità negli orari e nei turni di lavoro, voci aggiuntive in materia di retribuzioni: sono i punti salienti dell’accordo raggiunto con i sindacati in Valmex, azienda meccanica in grande espansione: oggi 320 dipendenti, 48 milioni di fatturato nel 2016, che diventeranno 65 a fine 2017, dei quali oltre il 50% ricavati all’estero (Turchia, Germania, Polonia, Francia e Cina). «Per noi era importante stabilizzare quelle figure che fino a pochi mesi fa erano precarie - spiega il presidente Severino Capodagli -, proseguendo negli investimenti in ricerca e sviluppo, che dal 2016 ci hanno permesso di crescere e di assumere 70 nuovi addetti”. Un trend positivo iniziato nel 2013 e “reso possibile sia dalla determinazione del management, che dalla coesione di intenti tra sindacati e proprietà».

A due anni dall’ingresso di Orkli come partner industriale, i rapporti con il gruppo basco hanno permesso di attivare sinergie, sia per le attività commerciali e tecniche, «sia per un modo di fare business globale e più internazionale». Ne ha beneficiato la produzione, che è cresciuta e ha richiesto nuovi spazi e nuovi addetti: nel nuovo stabilimento di novemila metri quadrati nascono celle di condensazione per caldaie murali ad alta efficienza, mentre all’interno dell’ampliamento hanno trovato posto linee produttive innovative ad alta automazione.

Gli ultimi scambiatori Valmex, in acciaio inossidabile, sono costruiti con materiale riciclabile all’insegna della sostenibilità (l’opificio dove vengono realizzati è coperto da pannelli solari, ndr.): «Una voglia concreta di industria 4.0», sostenuta da 15 milioni d’investimento fino al 2020, che consentirà di «diventare leader globale nelle produzioni di sistemi di scambio di calore a tecnologia più avanzata».

L’attività di ricerca e sviluppo è affidata a un team interno di 15 addetti, che interagiscono, sul fronte dello sviluppo tecnologico, con alcuni dipartimenti del corso di ingegneria delle università Politecnica delle Marche e di Padova, mentre lo studio dei mercati e delle buone prassi si svolge attraverso collaborazioni con l’università di Urbino, la scuola di Economia dell’ateneo di Varsavia e quello dell’Ohio.

Capodagli guarda oltre il 2017 e al mercato del confort «completamente orientato all’efficienza energetica nel riscaldamento e nel condizionamento e alla completa digitalizzazione dei prodotti». Il numero uno di Valmex è convinto che «nel vecchio continente il cambio normativo porterà alla sostituzione degli attuali impianti» e guarda alla Cina come nuovo mercato di sbocco.

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