Contrattazione

Olsa favorisce anche la partecipazione

di Filomena Greco

Un accordo di secondo livello che arriva dopo una profonda riorganizzazione delle attività italiane di Olsa, azienda della componentistica automotive specializzata nella produzione di sistemi di illuminazione per le autovetture, in particolare per la fanaleria posteriore. Con un “vecchio” premio di produzione tradotto il flexible benefits e bonus presenza. E un premio di risultato modulato su quattro parametri, compresa la partecipazione.

«Si è trattato di un percorso condiviso con le maestranze – spiega Francescoandrea Zanetti, responsabile degli stabilimenti italiani del Gruppo – che ha puntato a rendere più leggibili gli indicatori di produttività e a coinvolgere direttamente gli operai negli obiettivi, finanziari e di fabbrica». Il tema produttività/efficienza pesa per il 40% sulla determinazione del premio annuale, la qualità determina un altro 40% – calcolato in base non al volume ma al valore degli scarti cliente – mentre l'indice di presenza vale il 10% e la partecipazione, nel quadro dei principi del World Class Manifacturing (WCM) implementato nell’organizzazione dei processi produttivi chiude il cerchio, con riferimento alla capacità dei singoli addetti di avanzare suggerimenti relativi all’ottimizzazione della fase produttiva, oltre che alla motivazione personale.

In valore, il premio di produzione introdotto con il nuovo integrativo avrà un valore annuale tra i 1.300 e i 1.700 euro, a cui si somma il vecchio premio di produzione rivisto in sede di contrattazione. «Con Olsa abbiamo costruito un premio di risultato puro – spiega Antonio Citriniti della fiom di Torino – e abbiamo armonizzato i diversi trattamenti presenti in azienda, anche a seguito di precedenti acquisizioni. È stato fatto un lavoro importante sul vecchio premio di produzione, per metà determinato come una quota fissa, per un altra metà riconosciuto sotto forma di flexible benefits, con un contestuale aumento, da 5,29 a 7 euro, del valore dei buoni pasto in formato elettronico». L’applicazione dei nuovi standard alla produzione, aggiunge Zanetti, «ha migliorato l’efficienza e incrementato in pochi mesi l'edibta superando del 15-20% l’obiettivo a budget».

Olsa è un'azienda che mantiene headquarter e ricerca e sviluppo in Italia. Con 500 addetti tra Moncalieri, Santena e Rivoli – nella cintura torinese –, più di 2.500 nel mondo e un fatturato di Gruppo da 260 milioni. La grande attenzione sull'innovazione ha portato Olsa a produrre per i principali gruppi di fascia alta, dalle linee destinate alla A7 alla Porche, fino a Maserati e Alfa Romeo, la linea destinata alla X2 della Bmw, l'intera produzione per la mini Minor Countryman.

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