Contrattazione

Berto’s sperimenta orario variabile e microcredito

di Barbara Ganz

«L’approccio collaborativo, la condivisione di obiettivi e di valori tra le persone caratterizza da sempre la nostra azienda. Sentirsi partecipi del buon andamento ha effetti virtuosi sul clima di lavoro, sull’efficienza, la qualità dell’organizzazione e quindi sui risultati economici e la fidelizzazione». Lo spiega Enrico Berto, presidente e amministratore delegato di Berto’s, azienda di Tribano (Padova) tra i leader nella produzione di attrezzature professionali per la cucina, con 30mila pezzi all’anno, per l’80% venduti in più di cento Paesi, e 22,6 milioni di ricavi nel 2016 (+5,1%). Una multinazionale tascabile che, assistita da Confindustria Padova, ha siglato con le Rsu e la Fim-Cisl di Padova e Rovigo il rinnovo dell’accordo integrativo triennale 2017-2019 per i 120 lavoratori specializzati, età media 38 anni, all’insegna del welfare 4.0.

Il documento amplia e rilancia un salario legato a produttività e welfare aziendale, e guarda con attenzione a nuclei familiari e giovani. Il premio di risultato (legato al Mol e a indici di produttività) aumenta fino a 6.595 euro nel triennio, con un incremento a regime di oltre il 20% rispetto all’accordo precedente. Ancora più articolati gli istituti di welfare, parte integrante dell’accordo, con misure innovative per la natalità, l’istruzione e il credito. Ci sono il rimborso spese per libri e iscrizione dal nido all’università, aumentati negli importi, e l’anticipo estensivo del Tfr (anche per ristrutturazione prima casa, matrimonio, acquisto auto), e sono previsti nuovi bonus bebè (250 euro per i nati nel triennio), il carrello della spesa, il rimborso tasse universitarie per lavoratori-studenti e il microcredito di solidarietà, per un’integrazione al reddito individuale che può arrivare a 4.439 euro l’anno. Il sostegno alla genitorialità (work life balance) si fonda su ben 14 diversi modelli orari di lavoro per la conciliazione con la vita familiare e personale. E per favorire l’inserimento dei giovani, l’accordo valorizza l’apprendistato con una stabilizzazione da primato. In Berto’s il turn over è pari a zero, la totalità del personale è a tempo indeterminato, ogni anno vengono inseriti dai 10 ai 15 apprendisti e tirocinanti. Negli ultimi tre anni sono stati assunti 13 giovani dopo un periodo di tirocinio nei settori produzione, progettazione, vendite, export, marketing. C’è anche un premio buone idee che «valuta le proposte per migliorare prodotti e processi, sicurezza, ambiente e salvaguardia delle risorse, con un premio di 200 euro per ogni idea realizzata»: nell’ultimo triennio i lavoratori Berto’s sono stati artefici di 88 idee aziendali, di cui 25 realizzate: logistica e controllo sicurezza, nuovi materiali, accoglienza clienti. E il clima di condivisione si riflette sulla crescita media annua: +3% negli ultimi dieci anni.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©