Contrattazione

In Venezia Giulia al via la piattaforma del welfare per Pmi

di Cristina Casadei

Nel nome, Win, sta forse il messaggio più immediato della piattaforma per il welfare aziendale creata da Confindustria Venezia Giulia e Aon, il gruppo che si occupa di consulenza sui rischi e sulle risorse umane. Win sta per Welfare Innovativo, ma sta soprattutto a significare un sistema win win. Win per le imprese, win per i dipendenti. Sergio Razeto che è presidente di Confindustria Venezia Giulia ci spiega che «le aziende associate di ogni dimensione, grandi, medie e piccole, e settore, potranno più facilmente accedere al welfare aziendale, l’associazione ha sostenuto l’investimento iniziale per lo sviluppo dello strumento e grazie ad esso le aziende potranno offrire ai propri dipendenti una serie diversificata di opportunità». Trattandosi di una piattaforma di sistema la barriera dei costi che soprattutto nelle piccole imprese costituisce un deterrente, risulta anch’essa abbattuta. «I costi di utilizzo della piattaforma per le imprese saranno vantaggiosi, grazie alla forza dell’associazione, che rappresenta oltre 450 aziende per complessivi 25mila dipendenti», aggiunge Razeto.

Nella pratica, le aziende che decideranno di aderire alla piattaforma potranno gestire i flexible benefits dei propri lavoratori sfruttando, grazie al sistema, le convenzioni con partner selezionati con cui sono state negoziate condizioni particolarmente vantaggiose. Il progetto, nato sul territorio, da un lato è un veicolo per la creazione di un network locale, dall’altro però ha l’obiettivo di ampliare l’offerta verso i dipendenti per favorire cercare di accrescere la loro soddisfazione, migliorare la loro produttività e il clima lavorativo e di sfruttare i vantaggi previsti dalla normativa, dati gli sgravi che sono previsti per le forme di retribuzione che vengono erogate sotto forma di beni e servizi che non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente. Il ceo di Aon e Aon Hewitt Risk&consulting Enrico Vanin spiega che «nell’attuale contesto economico il ruolo delle aziende private è sempre più determinante per integrare il welfare pubblico. La leva dei flexible benefits sarà strategica per gestire le esigenze dei dipendenti orma sempre più eterogenei, con fasce di età diverse e nuovi bisogni».

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