Doppio Part-Time Svizzera/Italia
Il legislatore comunitario ha delineato – con la direttiva 93/104/CE del Consiglio successivamente modificata dalla direttiva 2000/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 2000 – una disciplina specifica volta a tutelare il lavoratore riguardo all’organizzazione dell’orario di lavoro. Tale disciplina trova applicazione non solo negli Stati membri ma anche, in virtù di appositi accordi bilaterali, in Svizzera. Più nello specifico la direttiva stabilisce all’articolo 6 (Durata massima settimanale del lavoro) che “Gli Stati membri prendono le misure necessarie affinché, in funzione degli imperativi di protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori: 1) la durata settimanale del lavoro sia limitata mediante disposizioni legislative, regolamentari o amministrative oppure contratti collettivi o accordi conclusi fra le parti sociali; 2) la durata media dell'orario di lavoro per ogni periodo di 7 giorni non superi 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario”. Riguardo alla normativa interna la prescrizione delle 48 ore è confermata dal comma 2 dell’art. 4 del D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66 (che ha provveduto a recepire la direttiva), ai sensi del quale “La durata media dell'orario di lavoro non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni, le quarantotto ore, comprese le ore di lavoro straordinario”. Proprio le esigenze imperative legate alla protezione della salute e sicurezza dei lavoratori costituiscono per il legislatore un vincolo di una portata tale da escludere che il numero totale delle ore settimanali lavorate in Svizzera e in Italia possa superare il massimale indicato di 40 (48 ore incluso lo straordinario).
