Contrattazione

Siglata l’intesa sui piani formativi tra Confindustria e sindacati

di Rossella Quintavalle

In considerazione dell'attività svolta dai fondi interprofessionali, mirata a un continuo aggiornamento del personale dipendente dalle aziende aderenti, il 22 novembre 2017 è stato firmato un importante protocollo d'intesa tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, al fine di aggiornare i criteri per la condivisione, fra le parti sociali, dei piani formativi stabiliti con il protocollo del 25 giugno 2014.

La promozione della diffusione di una cultura condivisa della formazione professionale è fondamentale per il raggiungimento di una maggiore competitività delle imprese e una migliore occupabilità dei lavoratori.

I piani formativi da presentare a Fondimpresa a decorrere dal 1°gennaio 2018 dovranno rispettare gli accordi contenuti nel protocollo d'intesa, nel quale sono elencate le tipologie di piano formativo condiviso e di seguito elencate:
a)
piano formativo aziendale nelle imprese in cui sia presente la Rsu: condiviso tra l'impresa e la rappresentanza sindacale unitaria a maggioranza dei suoi componenti;
b) piano formativo aziendale nelle imprese in cui sia presente una o più Rsa: condiviso tra l'impresa e la rappresentanza sindacale aziendale o le rappresentanze sindacali aziendali costituite nell'ambito delle associazioni sindacali che, anche singolarmente, risultino destinatarie della maggioranza delle deleghe relative ai contributi sindacali conferite dai lavoratori dell'azienda nell'anno precedente, così come rilevati e comunicati ai sensi del testo unico sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014;
c) piano formativo aziendale nelle imprese prive di rappresentanza sindacale: l'impresa, tramite raccomandata a/r o Pec, sottopone il piano per la condivisione alle commissioni paritetiche territoriali che formalizzeranno il proprio parere entro venti giorni dalla ricezione. Le commissioni sono costituite da rappresentanti nominati dalle associazioni territoriali di Confindustria e dalle organizzazioni territoriali di Cgil, Cisl e Uil ovvero, su indicazione di queste ultime, dalle federazioni territoriali del settore cui appartiene l'azienda. Decorso il tempo necessario al rilascio del parere, il piano è atto all'ammissione al finanziamento da parte di Fondimpresa;
d) piano formativo territoriale: condiviso tra le associazioni territoriali di Confindustria e le organizzazioni di Cgil, Cisl e Uil territoriali o di categoria in sede territoriale;
e) piano formativo settoriale o di comparto: condiviso tra le organizzazioni nazionali di categoria con competenza sindacale aderenti a Confindustria e le rispettive organizzazioni sindacali dei lavoratori, firmatarie del Ccnl a cui si riferisce il piano.
f) commissione paritetica nazionale: tale commissione è costituita da sei rappresentanti di cui tre facenti parte di Confindustria e tre nominati rispettivamente da Cgil, Cisl e Uil. A tale commissione sono affidati i piani che riguardano: aziende prive di rappresentanza sindacale e che operano in territori di competenza di più commissioni paritetiche territoriali; settori in cui trovano applicazione più Ccnl e che coinvolgono più territori; settori ove operano Ccnl sottoscritti da categorie non aderenti a Confindustria su più aree territoriali.

I piani settoriali e territoriali conterranno indicazioni in merito a:
- settori, territori, filiere produttive, aree distrettuali coinvolte;
- tipologie di imprese e lavoratori che si intendono coinvolgere, con particolare attenzione per le problematiche di genere e le fasce meno qualificate;
- obiettivi ed aree tematiche;
- eventuali azioni per promuovere la massima diffusione dell'iniziativa concordata e per esaminare i risultati conseguiti in riferimento al miglioramento dell'occupabilità e della competitività.

Le aziende che per localizzazione o appartenenza si identificano nelle linee di intervento di cui ai punti d) ed e), possono accedervi liberamente. Ove sia costituita la rappresentanza sindacale, l'azienda fornirà alla stessa un'informazione sulle linee del piano formativo cui intende aderire e le modalità di attuazione. Alla Commissione paritetica territoriale (di cui al punto c) sarà comunicata l'adesione al piano settoriale o territoriale. In caso di adesione ai piani settoriali definiti a livello territoriale, la Commissione ne darà notizia alle organizzazioni nazionali (punto d).
L'intesa ha validità fino al 31 dicembre 2020 e in caso di mancata disdetta, si riterrà prorogata di anno in anno.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©