Contrattazione

Generali amplia lo smart working

di Cristina Casadei

Nei giorni in cui i sindacati del gruppo Generali stanno ultimando la piattaforma per il rinnovo dell’integrativo aziendale, la compagnia assicurativa fa un passo avanti sulla conciliazione vita lavoro. Lo smart working, introdotto con un progetto pilota nella sede di Milano con il coinvolgimento di 230 persone, viene infatti allargato a mille persone e dopo Milano viene introdotto anche a Roma. Il progetto di smart working rientra nel più ampio programma di welfare di Generali Italia che è stato pensato per accrescere il benessere e la soddisfazione delle persone. Il sistema comprende 12 aree e offre 70 benefit aziendali dal programma Energy per la salute e il benessere agli asili aziendali, passando per i corsi di storytelling e il temporary shop, fino al sostegno per l’acquisto della prima casa.

Gianluca Perin, direttore hr e organizzazione di Generali Italia, spiega che dopo il successo del pilota è stato deciso di estendere la nuova modalità di lavoro «a una platea di dipendenti sempre più ampia su Milano e di lanciarlo anche su Roma». Il bilancio è positivo sotto diversi aspetti. Il manager spiega che è stato riscontrato «un complessivo miglioramento nella sfera del work-life balance con un abbattimento nei tempi e nei costi degli spostamenti e una maggiore motivazione e soddisfazione sul lavoro». Benefici che dal punto di vista aziendale si sono tradotti in «maggiore produttività e migliore organizzazione del lavoro: la nostra People Strategy promuove, infatti, nuovi modi di lavorare e una nuova cultura manageriale».

Oltre a favorire la conciliazione tra vita professionale e vita privata, l’obiettivo della compagnia è innovare il modo di lavorare e rafforzare il rapporto di fiducia con i propri 15mila tra collaboratori e dipendenti italiani. Per 2 giorni a settimana i mille lavoratori che lo richiederanno potranno svolgere la prestazione lavorativa anche in luoghi diversi dalla sede di lavoro abituale, nel rispetto del consueto orario lavorativo. Le sedi che saranno aperte allo smart working sono quella di Milano e da ieri anche quella di Roma. Per agevolare il lavoro quotidiano degli smart worker il gruppo li doterà di un ufficio mobile ossia un pacchetto tecnologico completo dove sono presenti, tra gli altri, un telefono mobile e un computer con un software che consente di accedere anche alle cartelle comuni. Nel pacchetto ci sono piattaforme di e-collaboration e software per le comunicazioni audio e video. Lo smart working sarà in ogni caso preceduto da un percorso di formazione ad hoc sulla nuova modalità di lavoro con approfondimenti trasversali su temi come la salute e sicurezza di cui si deve tenere conto anche quando si lavora in una sede diversa da quella di lavoro o come il change management.

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