Contrattazione

Luxottica aumenta del 10 per cento il borsellino welfare

di Cristina Casadei

Il welfare Luxottica si arricchisce dell’accordo con i sindacati (Filctem, Femca e Uiltec) sul premio di produttività che dà seguito alle novità in materia fiscale. L’intesa, da un lato, ha l’effetto pratico di arricchire del 10% il “portafoglio” di chi sceglierà di fruire del premio di risultato in welfare e dall’altro di sostenere mamme e papà, ma è stata siglata solo per i siti bellunesi e trevigiani e per Rovereto. Manca all’appello Lauriano, vicino Torino, ma sembra si tratti solo di una questione di giorni: ieri, dopo un’accesa assemblea sindacale, che si era chiusa con una minaccia di agitazione per oggi, l’azienda ha incontrato le rappresentanze dei lavoratori e ha convocato un incontro per il 7 giugno. «La nostra disponibilità è nei fatti – fanno sapere dall’azienda -, abbiamo firmato in tutti gli altri stabilimenti. Il processo di maturazione dell’intesa a Lauriano richiede probabilmente più tempo, ma ci auguriamo che le diverse posizioni sindacali sul territorio arrivino presto ad una sintesi positiva». Le frizioni sembrano soprattutto in casa Filctem Cgil (contattata non risponde), mentre la Uiltec, spiega il segretario generale Paolo Pirani, «ha organizzato una raccolta di firme tra tutti i lavoratori di Lauriano per chiedere che l’azienda applichi anche a Torino gli accordi fatti negli altri siti. Vogliamo dare a tutti la stessa opportunità».

Nell’accordo viene ripercorsa la storia dell’articolato sistema di welfare Luxottica (che in Italia ha circa 10mila addetti e sei siti produttivi), e viene ribadito che la società «si propone di individuare e soddisfare i bisogni primari dei dipendenti e delle loro famiglie attraverso l’offerta di beni e servizi». Anche per questo è stato rafforzato un approccio che valorizza l’ascolto dal basso: «Le parti riconoscono sin d’ora l’importanza di attivare un processo di indagine fra i lavoratori (Survey welfare) per rispondere efficacemente e progressivamente a eventuali nuovi e non eludibili bisogni sociali e assistenziali, con l’avvio di nuove iniziative».

In pratica i lavoratori potranno scegliere di fruire in beni e servizi l’intero premio di risultato che verrà corrisposto nella busta paga di luglio. L’eventuale valore del premio convertito e non utilizzato potrà essere, su scelta del dipendente, destinato alla previdenza complementare, liquidato in busta paga e assoggetato a contribuzione e tassazione sostitutiva (10%) ove vigente o riportato all’anno successivo e sommato all’eventuale importo convertito dal dipendente in tale anno. L’azienda destinerà a ogni singolo dipendente che aderirà all’iniziativa una quota aggiuntiva del 10% della quota di premio di risultato convertita in welfare, ma soprattutto sosterrà le mamme e i papà. Nel calcolo del premio di risultato, legato tra l’altro alla presenza, non si terrà conto delle assenze per maternità e paternità facoltative e per malattia dei figli piccoli. Nicola Brancher della Femca Cisl, al termine delle assemblee, rimarca che «tra i lavoratori c’è grande soddisfazione per un accordo che dà una risposta concreta ai loro bisogni».

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