Agevolazioni

Bonus occupazione Sud ridotto di quattro mesi

di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone

Incentivo occupazione Sud a portata ridotta. Il decreto direttoriale Anpal diffuso in questi giorni contiene un’amara sorpresa per i datori di lavoro ubicati nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e in quelle in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).

L’incentivo, infatti, riguarderà solamente i rapporti instaurati da maggio a dicembre 2019, a differenza di quanto avvenuto negli anni scorsi quando il bonus si applicava in tutti i mesi. Le risorse a disposizione, al momento, sono solo 120 milioni di euro, insufficienti a garantire una significativa riuscita dell’operazione. Va, peraltro, evidenziato che alcune aziende, facendo leva sul legittimo affidamento potrebbero – nel 1° quadrimestre del 2019 - avere già instaurato rapporti di lavoro, in attesa di fruire delle agevolazioni contributive che, invece, non spettano.

La piena operatività dell’incentivo, si avrà dopo che l’Inps avrà emanato le relative istruzioni. Possono contare sullo sgravio i nuovi rapporti di lavoro (full o part time) che verranno costituiti mediante la stipula di un contratto a tempo indeterminato con soggetti disoccupati che non hanno (al momento dell’assunzione) compiuto 35 anni di età (quindi hanno massimo 34 anni e 364 giorni) o con almeno 35 anni di età, privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Si ricorda che è privo di impiego regolarmente retribuito chi, nell’ultimo semestre, non ha avuto un rapporto subordinato della durata di almeno sei mesi o chi ha svolto attività di lavoro autonomo o parasubordinato da cui derivi un introito inferiore al reddito annuale minimo escluso da imposizione (Dm 20 marzo 2013). Semaforo verde anche per l’assunzione di percettori di reddito di cittadinanza, nonché per le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato. In questo ultimo caso non è necessario il requisito della disoccupazione. Nei 6 mesi precedenti l’assunzione, inoltre, non deve essere esistito un rapporto tra il datore di lavoro che assume e il lavoratore. Premiati anche i contratti di apprendistato professionalizzante, mentre sono escluse le assunzioni di domestici, di lavoratori a chiamata nonché le altre due tipologie di apprendistato (quello di base e quello di alta professionalità).

Lo sgravio è pari ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (escluso il premio Inail) sino a 8.060 euro annui, riproporzionati in caso di part time. Va ricordato che la facilitazione, la cui durata è di 12 mesi, è settoriale e se ne può beneficiare solo se la prestazione lavorativa viene resa in una delle regioni sopra identificate. Se questa cambia, collocandosi al di fuori dei territori agevolati, si perde l’incentivo dal mese successivo al trasferimento.

Il bonus rientra nel “de minimis” a meno che l’assunzione non generi un incremento occupazionale netto. È cumulabile sia con l’incentivo in favore dell’assunzione di fruitori del reddito di cittadinanza (articolo 8 del Dl 4/2019), che con lo sgravio (50% della contribuzione datoriale, escluso premio Inail) in favore dell’assunzione di under 35, previsto per il biennio 2019-2020 dall’articolo 1 bis del Dl 87/2018. Va tuttavia osservato che tale ultima agevolazione non è al momento operativa. Il bonus Sud è altresì cumulabile, nei limiti massimi di intensità di aiuto previsti dai regolamenti europei, con altri incentivi di natura economica introdotti e attuati dalle Regioni del Mezzogiorno in favore dei datori di lavoro che operano in detti territori.

Per ottenere lo sgravio i datori di lavoro dovranno inoltrare un’istanza preliminare di ammissione all’Inps che, dopo le verifiche del caso, potrà ammettere l’azienda al bonus. Importante rilevare che il recupero delle somme spettanti avviene esclusivamente con il consolidato sistema del conguaglio contributivo che, peraltro, a pena di decadenza, dovrà essere effettuato entro il 28 febbraio 2021.

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