Agevolazioni

Il bonus semplice può funzionare

di Giampiero Falasca

Il bonus assunzioni ha una caratteristica unica nel panorama degli incentivi degli ultimi anni: la semplicità di fruizione. La legge di stabilità ha, infatti, rinunciato a fissare paletti e procedure complicate per fruire dell'esonero, ponendo come unica condizione la firma del contratto di lavoro. Questa qualità potrebbe essere compromessa dall'applicazione dei requisiti, molto restrittivi e penalizzati, previsti dalla legge Fornero del 2012.

Inoltre ci sono nella norma alcuni dubbi applicativi - primo tra tutti, quando una persona si può considerare «nuovo assunto» - che lasciano con il fiato sospeso le aziende. Per mettere da parte le ultime incertezze e far decollare la misura, serve quanto prima che sia diramata la circolare applicativa dell'Inps. I segnali che giungono dall'istituto - intervenuto con alcuni dirigenti a un Forum dei consulenti del lavoro - sono incoraggianti.

Si è propensi a concedere l'incentivo per qualsiasi trasformazione di contratto a termine, anche senza interruzione e stipula di un nuovo contratto. Un'impostazione che, se confermata, sarebbe vincente: per troppi anni abbiamo assistito a incentivi descritti dalla legge in un certo modo e applicati dalle circolari in modo più restrittivo. Un'interpretazione che coglie lo spirito della norma e premia chi stabilizza i rapporti di lavoro potrebbe riavvicinare le imprese alla pubblica amministrazione.

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