Da oggi le domande per il bonus giovani

Da oggi è disponibile il modulo “Gagi” con cui i datori di lavoro che assumono un iscritto al programma Garanzia giovani possono chiedere il relativo bonus economico.

Come precisato dall'Inps nel messaggio 7598 diffuso ieri, il modulo, inserito nell'applicazione “Diresco” del sito internet dell'istituto di previdenza, dovrà essere inviato entro il 25 ottobre per le assunzioni effettuate tra il 3 e il 9 ottobre. Questo perché a seguito della pubblicazione del decreto direttoriale del ministero del Lavoro avvenuta il 2 ottobre, le assunzioni effettuate dal 3 ottobre davano diritto al bonus, ma non poteva essere inviata la relativa richiesta in mancanza del modulo (si veda il Sole 24 Ore del 4 ottobre).

Lo stesso modulo dovrà essere utilizzato per le assunzioni effettuate da oggi in poi. Come già precisato nella circolare 118/2014, le richieste riguardanti assunzioni effettuate fino a ieri verranno analizzate in base alla data di assunzione, mentre per quelle effettuate da oggi in poi varrà l'ordine cronologico di presentazione della domanda di accesso al bonus.

Per ottenere il bonus, il datore di lavoro deve inviare una richiesta all'Inps utilizzando il modulo “Gagi”. L'Inps verifica la disponibilità dei fondi necessari e quindi invia una conferma al datore di lavoro. A regime questa prima conferma arriverà entro 24 ore, mentre in questa prima fase trascorrerà qualche giorno in più. Occorrerà verificare quotidianamente se l'istituto ha risposto. Dopo aver avuto il via libera, il datore di lavoro ha 7 giorni per effettuare l'assunzione e 14 per comunicarla all'Inps, utilizzando sempre l'applicazione “Diresco”. A seguito di ulteriori verifiche riceverà un altro messaggio relativo all'assegnazione definitiva dell'incentivo la cui fruizione verrà suddivisa in sei o dodici quote mensili in relazione al fatto che il contratto abbia durata inferiore oppure pari o superiore a dodici mesi.

Il beneficio, che viene riconosciuto tramite conguaglio sui contributi previdenziali, ha un importo che varia da 1.500 a 6.000 euro in relazione alla presunta difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro del ragazzo e al contratto offerto, se a tempo determinato o indeterminato. L'operazione può contare su una dotazione finanziaria complessiva di oltre 188 milioni di euro, suddivisi su base regionale.